Com’è andata la prima incursione dello stilista georgiano nell’alta moda a Parigi.
A fronte di ottime collezioni, mai come in questa edizione semi-digitale è diventato evidente quanto il sistema della moda in città sia oggi distante dai marchi e dalle loro strategie.
Dai breakdown pubblici alla continua ricerca di polemiche per restare rilevanti, l’economia dei “creator” sembra attraversare un momento di profonda ridefinizione di sé stessa.
Cormio, Garbagecore e Adriana Hot Couture: tre marchi, due designer e un collettivo, tre visioni della moda (e di Milano) completamente diverse fra loro. Sono tra le cose più interessanti al momento e un ottimo punto di osservazione sulla città e il suo sistema.
Inaugura al Gucci Garden Gucci Archetypes, mostra-viaggio dentro i sei anni di direzione creativa di Michele nel brand attraverso le campagne pubblicitarie.
Dalla morte degli skinny alla resurrezione dei “mom’s” fino al ritorno prevedibile, ma non per questo meno foriero di brutti ricordi, della vita bassissima, la confusione del momento si riflette nei pantaloni più amati.
Con “Aria”, la collezione che celebra i cento anni del marchio, Alessandro Michele definisce, ancora una volta, cosa significa essere popolare oggi.
Oltre ai grandi marchi come Valentino, che ha riaperto il Piccolo Teatro, la settimana della moda ha visto emergere nuovi nomi di cui sarà interessante seguire il percorso.
A un anno dall’inizio della loro collaborazione, i due designer celebrano il bisogno di libertà e contatto.
Dalle Nike con l’acqua santa alle Birkenstock fatte dagli “scarti” di una Birkin di Hermès: breve storia del bizzarro collettivo MSCHF, specializzato in lanci virali.
Dopo la sfilata alla Galleria Colonna di Roma, il direttore creativo di Valentino e Robert Del Naja presentano il secondo atto del loro incontro: un video che segue la costruzione della collezione realizzato tramite l’intelligenza artificiale.
Alla loro seconda prova congiunta, i due designer hanno presentato una collezione inaspettatamente sensuale.
Come le ex attrici bambine hanno costruito il marchio di moda americano più rilevante oggi.
Le accuse di molestie, da lui categoricamente negate, minacciano la carriera del designer americano. E, ancora una volta, ridisegnano il ruolo del direttore creativo.
La pandemia ha drasticamente accelerato tutti i processi di cambiamento che abbiamo visto mettersi in moto nell’ultimo decennio, dimostrando che non possono più essere rimandati.
Inaugura a Shanghai Valentino: Re-Signify Part One, un percorso multimediale che permette al visitatore di entrare nell’archivio del marchio con un approccio non convenzionale. Ce lo raccontano i curatori Mariuccia Casadio e Jacopo Bedussi.