Compressa eppure sempre più invasiva per la città, tra debutti attesissimi e pochi show davvero significativi, questa settimana della moda ha aperto interrogativi fondamentali per la sua sopravvivenza.
Virile, sovversiva, tamarra, sexy, ha attraversato epoche, classi sociali e generi per arrivare a essere ancora oggi un capo fondamentale.
Pierpaolo Piccioli ha portato nei giardini di Chantilly una collezione con cui vuole riscrivere i simboli dell’alta moda rendendoli materiale contemporaneo.
In un momento storico in cui l’idea di mascolinità è più che mai campo di battaglia, le collezioni di questi giorni la trattano come qualcosa di mutevole e aperto a espressioni di molteplicità, da Valentino a Prada, fino a Magliano.
Conversazione con Luca Magliano su cosa significa oggi costruire un marchio e sostenerlo, superare i vecchi confini del sistema moda e trovarne di nuovi, più adatti a raccontare il nostro tempo.
Mentre la 104esima edizione della fiera dedicata alla moda maschile segna un incremento delle presenze di buyer italiani e internazionali, fuori dalla Fortezza sfilano Fendi e il californiano ERL.
Se lo sono chiesti all’Università Iuav di Venezia, dove ha inaugurato Tempi responsabili, un progetto focalizzato sulla cultura della sostenibilità che si è aperto con conversazione tra Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica di Dior, e Karishma Swali, presidentessa della Chanakya School of Craft di Mumbai.
Ha inaugurato ITS Arcademy, il museo dedicato all’esperienza ventennale di ITS Contest, il premio internazionale per giovani creativi lanciato nel 2002. Ne abbiamo parlato con Barbara Franchin, Presidente di ITS, e il curatore Olivier Saillard.
Ha inaugurato a New York, con la solita parata di celebrity, la grande mostra dedicata a una delle figure più controverse e irripetibili della moda.
La Gen Z ha definitivamente abbracciato uno stile post-ironico che è, allo stesso tempo evoluzione e involuzione dell’ugly-chic di Miuccia Prada.
I grandi marchi e i grandi show, le seconde volte dei direttori creativi e il problema dei brand indipendenti della nuova scena italiana: cos’è successo alla settimana della moda di Milano.