Era il debutto più atteso della stagione e il direttore creativo ha fatto quello che sa fare meglio: sé stesso.
Le collezioni di questi giorni confermano come quello attuale sia il momento più strano, e preoccupante, mai attraversato dall’industria della moda, soprattuto in Italia, dove le nuove voci faticano a trovare il loro spazio.
Mentre in questi giorni si susseguono le indiscrezioni sui cambi di guardia di molti marchi importanti, non si parla mai di chi la visione di un direttore creativo la porta a compimento: il team, che è sempre stato centrale nel discorso sulla moda.
In ogni puntata approfondiremo notizie, tendenze e punti di vista cercando di capire come cambiano le industrie creative.
La collezione di Louis Vuitton, che ha sfilato nella sede dell’Unesco a Parigi, solleva alcuni interrogativi sull'utilizzo che la moda fa di messaggi e idee radicali.
La discussione online su sfilate, designer e persino red carpet si è ormai trasformata nell’ennesimo motivo di polarizzazione.
In un periodo sempre più complicato per l’industria della moda, le sfilate di Milano riflettono l’incertezza del momento storico, tra sartorialità formale e rincorsa alla giovinezza.
Una serie fotografica in occasione della Festa del papà, il 19 giugno.
Letter to the Future è la mostra che 10 Corso Como ha appena inaugurato nella sua rinnovata galleria, la prima dedicata esclusivamente allo stilista dal 2012.
Sabato De Sarno ha presentato la prima collezione Cruise della sua direzione creativa nella città in cui Guccio Gucci ebbe l’ispirazione a fondare il brand che porta il suo nome.
Come ogni anno, le scale del Met si sono popolate di celebrity per l’inaugurazione della mostra Sleeping Beauties: Reawakening Fashion. Ma è davvero quello di cui la cultura della moda ha bisogno?
È la domanda alla base della nuova retrospettiva che inaugura oggi al Met Costume Institute, Sleeping Beauties: Reawakening Fashion.
High & Low: John Galliano, il documentario di Kevin MacDonald, racconta gli alti e bassi dell’eccezionale carriera del designer britannico e un mondo della moda che non esiste più.
Dalla sfilata di The Row, dove le gemelle Olsen hanno bandito telefoni e post sui social media, al dibattito sull’uso dell'intelligenza artificiale, sembra non esserci mai stata così tanta distanza, nella moda, tra immagini e oggetti.
Dopo l’esplosione della narrazione intorno alle sfilate, la moda oggi sembra essersi assestata su una prudenza che non è banalità, ma che di certo racconta di un momento difficile.
Lo storico e curatore ha portato a Milano tre performance che mettono in discussione il senso della moda di oggi.