Una serie di talk che affrontano il rapporto tra trasporti, design e ambiente: la quarta edizione del simposio si intitola “In Transit” e si svolgerà a bordo del treno Arlecchino, progettato negli anni Cinquanta da Gio Ponti e e Giulio Minoletti.
Dicono che le prenotazioni di hotel e Airbnb, per questa Milano Design Week, siano in leggera flessione, ma a noi, qui a Milano, sembra di vedere lo stesso fermento. La stessa paura negli occhi di addetti ai lavori e pr, man mano che il mese di aprile si avvicinava, la stessa preparazione agonistica come quella prima delle maratone. Quest’anno non sono mancate nemmeno le polemiche, segno, almeno, di una città che non si è dimenticata la dialettica. Tra district e archivi che riaprono, ecco una guida a venti cose che a noi piacciono, e che probabilmente faremo. Se ci seguirete, ci vediamo lì.
1
Margraf e Hannes Peer si reinventano il marmo
Cosa succede se il marmo sceglie di non obbedire più alle rigide regole – e ai rigidi tagli – che gli abbiamo sempre imposto? Se l’è chiesto l’architetto altoatesino Hannes Peer, che ha realizzato l’installazione CRASH per il brand di marmo italiano Margraf. Il risultato sono 6 “crash”, cioè esperimenti, ribellioni, di un marmo che non aderisce alla parete, di un marmo che curva come non era mai stato fatto prima, di un marmo che si sfracella contro una fragilissima – in teoria – lastra di vetro. Finalmente un’interpretazione nuova, radicale, irriverente.
Dove: Spazio BIG Santa Marta, via Santa Marta 10
Quando: Dal 7 al 13 aprile, 10:00–19:00

2
The Last Pot, urne di design
Un’idea rischiosa ma affascinante, quella di presentare urne funerarie alla Design Week, ma dietro l’idea c’è un marchio da sempre affascinato dalla ricerca come Alessi, che ha coinvolto grandi nomi del design come Michael Anastassiades, Audrey Large, David Chipperfield, Daniel Libeskind, Naoto Fukasawa, Philippe Starck, Mario Tsai, Michele De Lucchi, EOOS, Giulio Iacchetti. A pensarci bene, difficile immaginare un oggetto che racchiude così tanti significati: la memoria, la continuità e quindi la vita. È sensato dunque che a misurarsi con questa “responsabilità” siano dei maestri.
Dove: Biblioteca Ostinata, via Osti 6
Quando: Dal 8 al 12 aprile, 10:00–19:00
3
Apartamento incontra Memphis
Commerce è una libreria di libri di grafica, design, moda e fotografia, sperimentale e all’avanguardia, dietro il casino di corso Buenos Aires. Ci andiamo spesso a presentazioni e piccole mostre, e ci torneremo perché in settimana c’è il “takeover” di apartamento magazine. Anche una mostra, dedicata a Peter Shire e alla sua esperienza nel gruppo Memphis, raccolta nel libro Peter Shire’s Grand Tour. Ci sarà anche un firmacopie con il designer, mercoledì 9 aprile dalle 17.
Dove: Commerce, via Tadino 30
Quando: Dal 7 al 12 aprile, 11:00–20:00
4
La musica di Stone Island
Stone Island è uno dei brand che, fin dalla nascita, si è legato di più al design e alla funzionalità, esplorando materiali e forme come pochi altri. In questa Design Week presenta Friendly Pressure: Studio One, ovvero un programma culturale dal 7 al 13 aprile tutto impostato sulla musica. Quindi live, dj-set e talk, in collaborazione con Friendly Pressure, studio specializzato in sistemi audio su misura fondato a Londra da Shivas Brown. E infatti ci sarà un sistema audio hi-fi su misura fatto apposta per questa occasione.
Dove: Capsule Plaza, via Maiocchi 7
Quando: Dal 7 al 13 aprile, 10:00–20:00
5
Prison Times, il design e le carceri
Formato da un libro, una mostra e una serie di talk (curati da Federica Verona e Valeria Verdolini) il progetto Prison Times – Spatial Dynamics of Penal Environment «indaga lo stato contemporaneo dell’incarcerazione, esplorando le cause e le conseguenze delle strutture penali sia a livello individuale che collettivo, e rappresenta una prima sintesi di testimonianze sugli ambienti penitenziari in Italia e nel mondo». Quindi oggetti ed elementi di arredo progettati e prodotti per le carceri, ma anche discussioni sul ruolo dell’architettura e del design nei meccanismi di sicurezza e giustizia. Si svolgerà a Dropcity, lo spazio sotto i binari della Stazione centrale ed è sicuramente una buona occasione per concedersi una parentesi di serietà nei giorni più che altro festosi di questa settimana.
Dove: Dropcity, tunnel 42-140,
Quando: Dal 3 aprile al 31 maggio, 11:00–19:00

6
La libreria della luce alla Pinacoteca
Mentre il Fuorisalone, nato come manifestazione collaterale negli anni ha preso sempre più spazio, il Salone già da qualche tempo è uscito fuori dalla consueta Fiera, punteggiando di suoi appuntamenti la città. Il più affascinante quest’anno è l’installazione di Es Devlin nel Cortile d’onore della Pinacoteca di Brera: Library of Light, una scultura luminosa e rotante ispirata da Umberto Eco contenente 3 mila volumi, che sul piano visivo si trasforma a seconda che la si visiti di giorno o al calar del sole. I libri sono stati selezionati e donati da Feltrinelli in base al tema Thought for Humans., scelto dal Salone del Mobile come filo rosso dell’edizione 2025. Ogni giorno alle 20:00, i visitatori potranno ascoltare letture “recitate” dalla libreria stessa mentre il testo apparirà su un display LED. I visitatori potranno sfogliare i libri e donare i propri, contribuendo a espandere questo archivio pubblico nel corso dei giorni di apertura al pubblico. Successivamente entreranno a far parte del Sistema Bibliotecario di Milano.
Dove: Pinacoteca di Brera
Quando: Dal 7 al 21 aprile, 9:00–21:00

7
Alcova si fa in quattro
È il nono anno di Alcova, ed è un anno di conferme e di novità. Le conferme sono le due storiche residenze di Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi, che abbiamo scoperto lo scorso anno, fuori Milano, meravigliose. E due nuove, cioè l’ex fabbrica Snia e le Serre di Pasino, ancora luoghi grezzi e stratificati in cui la natura aveva iniziato a riprendere possesso degli spazi. Quattro sedi nella stessa zona, ognuna con la propria atmosfera, in cui esplorare la ricerca e il lavoro di designer affermati e soprattutto emergenti con installazioni site-specific e progetti espositivi che dialogano con l’identità di ogni ambiente.
Dove: Villa Borsani, via Umberto I 148 Varedo (MB); Villa Bagatti Valsecchi, via Vittorio Emanuele II 48 Varedo (MB); Le Serre – Villa Bagatti Valsecchi, via Vittorio Emanuele II 48, Varedo (MB); Ex Snia, 20814 Varedo (MB)
Quando: Dall’8 al 13 aprile, 11:00–19:00

8
Un Campari Soda in bottega
Diciamo sempre che non ci sono più le botteghe di una volta, ma è vero fino a un certo punto, qualcuna resiste e a Milano ce ne sono di bellissime. Campari Soda ha deciso di utilizzarne due (una ferramenta in Isola e un Frutta e Verdura in Porta Genova) per offrire una parentesi di intrattenimento e ristoro dopo i tour de force del design. Tra aperitivi e dj-set a cura di Eternal Love, Marquis e Tutti i Frutti Soundsystem.
Dove e quando:
Venerdì 11 aprile: Ferramenta Musto – Via Pietro Borsieri 11 (quartiere Isola)
Sabato 12 aprile: Frutta e Verdura da Franco – Corso Cristoforo Colombo 10 (Porta Genova)
9
L’appartamento
Una delle cose più belle che ci sono è visitare case private, e per questo andremo in via Settala da The AP•Art•ment, un progetto di Andrea Villa e Pasqualina Lepore che è una vera e propria casa incui il design contemporaneo incontra gli arredi vintage. Con i contributi di Studio Terre, Placée, Tapis Rouge, Marina Annoni e Antonio Manara, e con la collaborazione di Una Galleria, che presenta i quadri del pittore Thomas Berra. Non solo una vetrina da guardare, ma un ambiente da esplorare, pieno di storie.
Dove: The AP•Art•ment, via Settala 45
Quando: Dal 7 al 13 aprile, 10:00–19:00
10
Nilufar diventa un teatro
Impossibile non mettere l’annuale visita da Nilufar tra le cose imperdibili di ogni Design Week. E quindi andremo certamente in viale Lancetti e in via della Spiga per l’edizione 2025, a vedere il progetto intitolato Repertorio. Una mostra scenografica e immersiva, dove il design si trasforma in teatro. Divisa in cinque atti, esplora la tensione tra artifianato e arte, presente e passato, natura e artificio.
Dove: Nilufar, viale Lancetti 34 e via della Spiga 32
Quando: Dall’8 al 13 aprile, 10:00–19:00
11
Celebriamo Gaetano Pesce
È passato poco più di un anno dalla morte di Gaetano Pesce, è bello allora questo omaggio – una mostra e un tributo – che gli dedica la Galleria Antonia Jannone. Si chiama Gaetano Pesce. Una festa per l’architettura: modelli, pensieri e disegni, e racconta quattro decenni di carriera con, appunto, modelli e schizzi e disegni. Colori, coraggio, innovazioni e tanta voglia di sperimentare. Un’attenzione particolare è dedicata a tre dei suoi progetti più emblematici: la Torre Pluralista, il World Trade Center e il Pink Pavilion.
Dove: Galleria Antonia Jannone, corso Garibaldi 125
Quando: Dal 7 al 13 aprile, 10:30–18:00

12
La storia del design tra arte e industria
Non solo un progetto per questa settimana, ma una mostra vera e propria centrata sul rapporto tra arte e industria: Best of Both Worlds: Italy. Arte e Design in Italia 1915 – 2025, indaga il profondo e dinamico legame tra arte e industria, ripercorrendo le radici culturali, l’evoluzione del design e le intersezioni creative che hanno contribuito a plasmare l’estetica contemporanea. Un viaggio dal Futurismo al Pop, dai movimenti Radical fino a oggi. Curata da Stefano Casciani, con progettazione espositiva e grafica di Piero Lissoni/GraphX.
Dove: Adi Design Museum, Piazza Compasso d’Oro 1
Quando: Dal 1 aprile al 15 giugno
13
Appuntamento fisso da Vero
Ormai è un’abitudine andare all’annuale drop di Vero, il sesto: la nuova collezione GLUP, disegnata in collaborazione con Federica Elmo, verrà presentata nello spazio di via Casati 3. Si celebrano i piccoli piaceri, quindi non solo gli oggetti e il design saranno al centro della scena, ma l’esperienza di convivialità.
Dove: Via Felice Casati 3
Quando: Dal 7 al 13 aprile, 10:00–18:00
14
A casa di Cini Boeri
In questa Design Week c’è posto (c’è sempre posto!) per una delle architette e designer più importanti del Novecento e, soprattutto, della storia di Milano. Il 9 aprile al cinema Anteo si proietta La casa di Cini Boeri, documentario di Maddalena Bregani. Si parla di Cini – anzi, della Cini – e delle sue case: Milano, prima di tutte; ma anche piazza Sant’Ambrogio, dove è nata e cresciuta per una vita, e poi la “Casa Bunker” della Maddalena, e sempre in Sardegna la Casa Rotonda e la Sbandata, oltre alla Casa nel Bosco di Osmate. E ancora il design, con il Serpentone, il Bobo, gli Strips, e soprattutto il piglio, la passione, il talento di Cini, milanese come poche altre, progettista rivoluzionaria e indipendente, anzi, indipendentista.
Dove: Cinema Anteo, piazza XXV aprile 8
Quando: 8 aprile, 20:00

15
Ciaogrande, quattro calici da Palinurobar
Bisognerà pure riposarsi senza performare, e allora ci dirigeremo (proprio dietro alla nostra redazione) da Palinurobar, che da lunedì a giovedì propone quattro takeover per quattro serate. Lunedì la musica dei Gondolieri di San Tomà; martedì una serata dedicata all’editoria indipendente in collaborazione con la libreria Reading Room, tra le più fornite della città; mercoledì la designer franco-americana Sophie Lou Jacobsen ripresenterà la collezione Flora, che aveva movimentato la Design Week del 2023; giovedì è il turno delle lampade di Edizioni Brigantino.
Dove: Palinuroabr, via Giovanni Paisiello 18
Quando: Dal 7 al 10 aprile, 18:00–01:00
16
Michael Anastassiades riapre la Fondazione Danese
Che bella notizia: dopo 20 anni riapre la Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese. Ospiterà il designer cipriota, e grande ammiratore di Danese, Michael Anastassiades, che lancia una nuova collezione di luci modulari. Oltre alle cose nuove, spazio all’archivio Danese: opere, oggetti e foto, uno dei patrimoni più ricchi del modernismo italiano. Un viaggio nel design italiano, illuminati da Anastassiades.
Dove: Fondazione Danese, via Santa Maria Fulcorina 17
Quando: Dal 7 al 13 aprile, 11:00–20:00

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Un salto al chiosco di C41 e Ray-Ban
Le città si stanno riempiendo di “rivisitazioni” di edicole e chioschi da qualche anno (forse iniziò Monocle?), e quindi in piazzale Lavater, a due passi dalla redazione di Rivista Studio, andremo a vedere il C41 Kiosk realizzato insieme a Ray-Ban. Anche qui, un programma dall’8 al 12 aprile: dj-set, drink e chiacchiere in una delle piazze più belle di questa parte di Milano. Ciliegina sulla torta: Populous, dalle 21 di venerdì 11.
Dove: Piazzale Lavater
Quando: Dall’8 al 12 aprile
18
Il Bauhaus di Anni Albers nella Torre Velasca
Siamo nell’era dell’archivio, dicono in tanti, e allora ecco un altro progetto che celebra una grande designer del passato: Dedar, importante azienda tessile italiana, collabora con la Josef & Anni Albers Foundation per presentare una collezione ispirata al lavoro di Anni Albers. Sono cinque tessuti emblematici di Albers, icona del Bauhaus, che sono stati aggiornati e rieditati con tecniche contemporanee. Imperdibile anche la location: il sedicesimo piano della Torre Velasca.
Dove: Torre Velasca, piazza Velasca 3/5
Quando: Dall’8 al 12 aprile

19
La club culture come esperienza religiosa
Torniamo a Capsule Plaza anche per The Suspended Hour, il progetto dell’etichetta discografica berlinese Pan insieme a Nike Air Max 180. Quindi tanta musica che si unisce al design che caratterizza questo modello iconico. Ma soprattutto un’installazione che si propone come un’esplorazione della club culture come spazio sacro, e chi meglio di Niklas Bildstein Zaar e Bill Kouligas potevano essere art director del progetto? Correremo a muovere i piedi.
Dove: Capsule Plaza, via Maiocchi 7
Quando: Dal 7 al 13 aprile
20
Oggetti del desiderio da Marsèll
L’anno scorso il brand di calzature italiano Marsèll inaugurava il suo spazio in via della Spiga, quest’anno ospita un’installazione: realizzata da Objects of Common Interest, si chiama Adaptive Grounds ed è site-specific per lo spazio in cui si trova. «Adaptive Ground esplora la relazione fluida tra struttura e morbidezza, presenza e trasformazione», ha detto il duo di designer di origine greca, che lavora tra Atene e New York. Quindi, una serie di arredi dalle forme archetipiche, che fanno parte dell’immaginario di Objects of Common Interest. Le lampade Tube Lights e le sedute Formations giocano con l’idea di modulo tubolare. Le Atmosphere Lamps, presentate originariamente al Noguchi Museum di New York, sono lampade gonfiabili che riproducono forme organiche.
Dove: Marsèll, via della Spiga 42
Quando: Dal 6 aprile al 10 maggio, 10:00–19:00
