Sarah Wynn-Williams è una ex dipendente di Meta che ha scritto un libro intitolato Careless People: A Cautionary Tale of Power, Greed, and Lost Idealism. Il libro, come riporta The Verge, racconta i pessimi comportamenti e le vere e proprie molestie di cui Wynn-Williams è stata vittima nei suoi anni nell’azienda, quindi non vi sorprenderà scoprire che Meta ha provato a impedire che questo libro uscisse. Questa è la cattiva notizia, adesso arriva la buona: Meta non è riuscita a impedire che questo libro uscisse. Un punto, dunque, per la libertà di parola, valore al quale Zuckerberg e tutti gli altri broligarchi dicono di tenere molto, ovviamente entro i limiti del portafoglio.
Macmillan Publisher’s response to the arbitration order filed by Meta regarding our book Careless People by Sarah Wynn-Williams, which released Tuesday.
— Flatiron Books (@flatironbooks.bsky.social) 2025-03-13T18:11:33.174Z
La notizia l’ha data la casa editrice che pubblicherà il libro, Flatiron Books (parte del gruppo editoriale MacMillan). «Siamo indignati per il modo in cui Meta ha provato a zittire la nostra autrice», si legge in un comunicato stampa diffuso dall’editore. Che ribadisce di non avere nessun intenzione di interrompere la promozione del libro né di annullarne la pubblicazione. Flatiron Books ha sottoposto Careless People: A Cautionary Tale of Power, Greed, and Lost Idealism ha «un attentissimo processo di verifica e editing, manterremo fede alla nostra promessa di pubblicare libri importanti come questo. Non c’è dubbio sul fatto che continueremo a sostenere e promuovere questo libro», si legge, sempre nel comunicato stampa.
Il rischio che ci siano conseguenze legali, però, sia per l’autrice che per l’editore esiste. Nella causa civile che Meta ha intentato contro Wynn-Williams, di fatto, l’ha vinta l’azienda: il giudice, infatti, ha intimato all’autrice di smetterla di fare «affermazioni denigratorie sull’azienda e, ove possibile, di interrompere la promozione e pubblicazione del libro». La base legale di questa decisione sarebbe una clausola nel contratto firmato da Wynn-Williams nel 2017, quando fu assunta da Meta. La risposta di Flatiron è stata tanto semplice quanto efficace: nel libro non c’è nessuna “affermazione denigratoria”, quindi procediamo come da previsioni a pubblicarlo.