Matthew Perry ha detto di aver speso 9 milioni di dollari per smettere con droga e alcol
Quante cose si possono comprare con nove milioni di dollari? Per farsi un’idea: si potrebbero comprare sette case come quella che si vede nella serie Netflix The Watcher, una specie di castello suburbano con giardino grande quanto un parco cittadino, piscina olimpionica, box auto grande quanto tutto il paddock della Formula Uno e sei camere da letto. Oppure, come abbiamo scoperto dalle anticipazioni del memoir di Matthew Perry, Friends, Lovers, and the Big Terrible Thing, pubblicate in questi giorni dai giornali americani, nove milioni di dollari sono i soldi che a lui sono serviti per guarire dalla tossicodipendenza e dall’alcolismo.
I problemi di Perry con le droghe e alcol sono noti da tempo, ma mai prima lui ne aveva parlato apertamente e approfonditamente come nell’autobiografia che negli Stati Uniti uscirà l’1 novembre. Nel libro l’attore racconta che le sue dipendenze – già gravissime quando interpretava Chandler in Friends – gli hanno rovinato la carriera e distrutto il corpo: nel corso degli anni Perry si è ritrovato con il colon distrutto (nel libro viene definito «esploso»), ha subìto quattordici interventi allo stomaco e in un caso si è ritrovato in coma, attaccato a un respiratore. Perry racconta di essere diventato tossicodipendente e alcolista quando aveva 24 anni, ma all’inizio riusciva a tenere tutto «sotto controllo». Ma dieci anni dopo, ormai 34enne, «ero in guai seri». E questo nonostante in quei dieci anni ci fossero stati dei momenti di sobrietà. «Per tutta la nona stagione [di Friends, ndr] sono stato sobrio. E indovinate qual è stata la stagione che mi è valsa una nomination come miglior attore? Mi dissi “Questo fatto dovrebbe farmi capire un po’ di cose”». Cose che lui stesso ammette, però, all’epoca non riuscì a capire. Le sue dipendenze peggiorarono e arrivò al punto di «prendere 55 vicodin al giorno. […] Non riuscivo a fermarmi». In una recente intervista al New York Times, Perry ha detto di essere sobrio da diciotto mesi. Diciotto mesi che, stando ai suoi stessi calcoli, gli sono costati nove milioni di dollari: questa è la cifra che ha speso nel corso degli anni per pagare quindici ricoveri in centri di disintossicazione.
Uno degli aneddoti più ripresi dai giornali in questi giorni riguarda ovviamente Friends. Perry scrive che l’episodio in cui Chandler, il personaggio da lui interpretato, sposa Monica (interpretata da Courteney Cox), fu girato in un momento per lui particolarmente difficile. «Sposai Monica e subito dopo mi riaccompagnarono al centro di disintossicazione – l’apice di Friends, l’apice della mia carriera, il momento-icona di uno show-icona – lo passai dentro un pickup guidato da una persona che aveva il compito di assicurarsi che io rimanessi sobrio». I suoi colleghi erano tutti consapevoli dei suoi problemi di salute e provarono tutti a sostenerlo nei suoi sforzi per guarire dalla tossicodipendenza e dall’alcolismo. Perry racconta un momento rimastogli particolarmente impresso nella memoria: Jennifer Aniston una volta decise di “affrontarlo”, lo andò a trovare nel suo camerino e gli chiese se avesse ricominciato a bere. Gli disse «in un modo strano eppure amorevole» che tutto il resto del cast lo aveva già capito perché «ne sentivano l’odore». Oggi Perry si definisce «abbastanza in salute». Le cicatrici che ha sullo stomaco, segni lasciati dai tanti interventi chirurgici subiti, servono a ricordargli «di rimanere sobrio. Sono vivo e per questo sono grato. Ho la possibilità di fare qualsiasi cosa».