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Perché il 3% degli uomini americani ha deciso di adottare il cognome delle mogli

20 Agosto 2019

Ammar Kalia del Guardian ha incontrato e interrogato gli uomini che hanno deciso di rivoltare la tradizione: secondo uno studio del 2016 pare infatti che il 3% degli uomini negli Stati Uniti abbia deciso di prendere il cognome delle mogli. Mentre i matrimoni tra coppie di sesso opposto sono in declino dagli anni ’70, ricorda Kalia, la stragrande maggioranza delle mogli prende ancora il cognome del marito. Negli Usa alcuni uomini hanno deciso di ribellarsi, scegliendo di adottare il nome della moglie. «Per me», dice Nick Black, «la famiglia non è legata a un nome. Mia moglie, d’altra parte, proviene da una famiglia molto piccola, quindi era più importante per lei mantenere il suo nome». Secondo lui, il fatto che ci si aspetti che la moglie prenda automaticamente il nome del marito è una pratica arcaica che promuove la nozione di possesso.

Nel 2017, Rachael Robnett, professore di psicologia all’Università del Nevada, ha condotto uno studio su come le percezioni degli uomini cambiano in base ai cognomi delle mogli: i risultati riflettevano le norme di genere. Gli uomini le cui mogli avevano scelto di mantenere il proprio nome venivano considerati “timidi”, “sottomessi” e con meno potere all’interno della relazione. «Le donne sono percepite come più potenti se mantengono il loro nome e siamo rimasti scioccati dalla pervasività degli stereotipi di genere quando si tratta degli uomini», afferma Robnett. «Ci vorrà molto tempo perché l’idea gli uomini prendano i nomi delle loro mogli attecchisca, poiché le tradizioni eterosessuali sono molto radicate. È più probabile che le persone si allontanino dal matrimonio piuttosto che cercare di riformare l’istituzione stessa».

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