Il governo francese invierà un manuale di sopravvivenza alla guerra in tutte le case del Paese
L'obiettivo è fare in modo che tutti sappiano affrontare «minacce imminenti», hanno riferito fonti vicine al Primo ministro Bayrou.

Sono due indizi, quindi quasi una prova: dopo il governo svedese, anche quello francese starebbe per distribuire alla popolazione un “manuale di sopravvivenza” da usare in caso di «minacce imminenti». Come riporta il Guardian, sotto la dicitura rientrerebbero tre scenari: disastro naturale, crisi sanitaria e soprattutto conflitto armato. Questo manuale di sopravvivenza sarebbe già pronto, impaginato e stampato: manca solo l’approvazione del Primo ministro François Bayrou per procedere alla distribuzione. Distribuzione che sarà letteralmente casa per casa: verrà lasciata una copia del manuale di sopravvivenza in tutte le cassette della posta del Paese.
«Lo scopo è assicurarsi che i cittadini sappiano come sopravvivere in qualsiasi tipo di crisi, che sia naturale, tecnologica, di sicurezza o di cybersicurezza», ha spiegato una fonte vicina all’ufficio del Primo ministro, ripresa anche nell’articolo del Guardian. L’opuscolo – le pagine sarebbero soltanto venti, secondo le indiscrezioni giornalistiche – dovrebbe essere diviso in tre parti, tutte dedicate a «come proteggere te stesso e il prossimo» in situazioni una più disastrosa dell’altra. Nelle 20 pagine sono riportati tutti i numeri di telefono da chiamare in caso di emergenza, le frequenze delle stazioni radio da cercare nel caso ci fosse bisogno di ricevere comunicazioni dalle autorità, consigli su come chiudersi efficacemente in caso nell’eventualità di catastrofe nucleare (ovviamente, consigli buoni per tutti quelli troppo poveri per permettersi un bunker sottoterra o un’isola in mezzo all’oceano), indicazioni su come e dove unirsi ai riservisti dell’esercito o proporsi come pompieri.

«No, in realtà, per essere precisi, abbiamo pagato noi. Il 60 per cento della spesa totale l’abbiamo sostenuta noi. E abbiamo fatto le stesse cose che hanno fatto gli Stati Uniti: prestiti, garanzie e prestiti a fondo perduto. Ci abbiamo messo soldi veri»