Il remake del classico dei classici Disney passerà alla storia come uno dei peggiori disastri cinematografici di sempre. Un disastro che ha tante spiegazioni: un certo modo di fare film, i cambiamenti del pubblico ma anche il clima politico avverso.
Il mago del Cremlino è diventato il romanzo più venduto in Francia
Vi avevamo già raccontato qui che Il mago del Cremlino è un libro che racconta perfettamente la Russia putiniana di oggi. Il romanzo di Giuliano da Empoli ha una storia editoriale particolare: è stato pubblicato, poco dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, da Gallimard in Francia prima che in Italia – dove è arrivato il 28 giugno con Mondadori – e proprio in Francia in questi giorni è arrivato al primo posto nella classifica dei libri più venduti, stilata da Fnac e pubblicata da Le Point (una classifica che raccoglie i libri più venduti tra il 7 e il 10 novembre). Ed è proprio in queste settimane di fortissima tensione tra Russia, Ucraina, Unione europea e Occidente che il libro ha cominciato e realizzato la sua scalata: infatti, anche nella classifica precedente della Fnac (quella che riguarda invece i libri venduti dal 31 ottobre al 4 novembre) si trovava al secondo posto.
« Le Mage du Kremlin » de @giulianode numéro 1 des ventes en France – via @LePoint @lobs pic.twitter.com/SHKnLYXECE
— Volta (@voltaitalia) November 17, 2022
Il mago del Cremlino è il libro giusto per capire la Russia di oggi perché «è quello che meglio spiega, fra mille instant book inutili usciti sull’Ucraina, la rinnovata prepotenza imperialista della Russia». Con pochi fatti inventati, riesce a essere insieme «un romanzo e un saggio», racconto e analisi dei meccanismi che muovono la società russa. Il protagonista della storia è Vadim Baranov, personaggio ispirato a Vladislav Surkov – il mago del Cremlino a cui si riferisce il titolo – il potente consigliere di Putin che racconta gli uomini e gli eventi che hanno portato Putin a diventare quello che è oggi. Il mago del Cremlino è anche arrivato tra i finalisti del Premio Goncourt, il più prestigioso premio letterario francese, che però – come vi avevamo raccontato qui – il 3 novembre è andato a Brigitte Giraud con Vivre Vite (pubblicato da Flammarion).

Il remake del classico dei classici Disney passerà alla storia come uno dei peggiori disastri cinematografici di sempre. Un disastro che ha tante spiegazioni: un certo modo di fare film, i cambiamenti del pubblico ma anche il clima politico avverso.

Leggenda inquietante, maschera funerea, ma anche volto scelto per i manichini su cui esercitarsi a fare la rianimazione cardiopolmonare: una storia che ancora oggi ispira chi scrive, come dimostra La ragazza che annega.