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In Francia accusano Macron di incitare all’alcolismo e alla mascolinità tossica

20 Giugno 2023

Tra le cose che non ci si aspetta di vedere nel curriculum di un alunno dell’Istituto di studi politici di Parigi e dell’École nationale d’administration, ex ministro dell’Economia e due volte presidente della Repubblica francese c’è la capacità di scolarsi tutta d’un fiato una bottiglia di birra da 33 cl. A smentire il luogo comune che vuole i capi di Stato incapace di reggere l’alcol ci ha pensato Emmanuel Macron, che sabato 17 giugno si è fatto riprendere mentre festeggiava assieme ai giocatori della squadra di rugby del Toulouse (freschi vincitori del campionato francese) bevendo una bottiglia di birra Corona – scelta tutt’altro che casuale, i dettagli fanno la differenza anche nei momenti alcolici: la Corona era la birra preferita Jacques Chirac – nel notevole tempo di 17 secondi. Finito di tracannare, Macron sbatte con forza la bottiglia vuota sul tavolino posto davanti a lui, come a quanto pare vuole la festosa tradizione rugbistica.

I giocatori e lo staff del Toulouse, raccolti attorno a Macron, ovviamente telefoni in mano per riprendere lo storico evento, reagiscono con urla di gioia e cori d’incitazione alla prova da bevitore del Presidente. Prova che è stata accolta molto meno positivamente dai partiti e dai leader dell’opposizione. «La mascolinità tossica della leadership politica in un’immagine», ha scritto su Twitter la deputata dei Verdi Sandrine Rousseau. Un commento condiviso da molti, abbastanza da costringere il partito di Macron a rispondere pubblicamente alle accuse rivolte al Presidente: «Condivide un momento di gioia e partecipa a una tradizione assieme ad altre 23 persone. Tutto qui», il commento piuttosto stizzito di Jean-René Cazeneuve, parlamentare di Renaissance, il partito di Macron.

Il presidente, come racconta il Guardian, è stato criticato non solo per l’immagine di mascolinità tossica che avrebbe mostrato, ma anche perché, secondo alcuni, bevendo quella birra in quella maniera avrebbe incitato al consumo irresponsabile di alcol. È una critica che a Macron è stata rivolta già in passato, quando, per esempio, aveva dichiarato di essere un modesto consumatore di vino: un bicchiere a pranzo e poi un altro a cena. L’opposizione lo ha accusato anche di difendere la lobby francese del vino e dell’alcol, posizione, questa di Macron, con la quale i suoi avversari spiegano l’avversione del Presidente al cosidetto Dry January, mese di sobrietà che da tempo associazioni e istituzioni francesi cercano di promuovere. Il giornale Libération ha ripescato una breve intervista del 2018 in cui Macron rispondeva a queste accuse dicendo che l’alcolismo non è di sicuro colpa del vino. Semmai, il problema sono i giovani e le giovane che «si ubriacano bevendo velocissimamente birra o liquori forti». Appunto.

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