


Bisogna ammettere che non tutti questi titoli sono così strani. Boston’s Oldest Buildings and Where to Find Them, per esempio: sarà ridondante, sarà didascalico (dove volete che si trovino i più vecchi edifici di Boston?), ma nessuno si stupirebbe se arrivasse al sesto posto in questa classifica della stranezza. Di tutt’altro livello gli altri concorrenti in gara, a partire da Hell-Bent for Leather: Sex and Sexuality in the Weird Western. Difficile tradurre in italiano hell-bent: usando una perifrasi, potremmo dire che hell-bent indica una determinazione così forte da diventare ossessione. Ora, immaginate dei pistoleri del Vecchio West che passano la loro vita alla ricerca del miglior outfit di pelle del Nuovo Mondo. Tutta un’altra storia rispetto alla ricerca del più vecchio edificio di Boston, no?



È difficile scegliere per quale titolo esprimere la propria preferenza. Sicuramente, i genitori stanchi del vangelo montessoriano saranno incuriositi da questa nuova forma di parenting di cui parla Shelly Mazzanoble nel suo How to Dungeon Master Parenting: consiste forse nel delegare tutte le scelte solitamente responsabilità di un genitore a un lancio di dadi? Aspettiamo la traduzione italiana per scoprirlo. E aspettiamo anche la traduzione italiana per scoprire chi è che ha ucciso Buddha lungo il sentiero degli Appalachi e capire in cosa consiste la filosofia del pesce di cui parla Richard Adams Carey, e soprattutto cosa c’entrino lo storione e il caviale con la “geografia del desiderio”.
Nostro favorito per la vittoria del premio, però, è Looking through the Speculum: Examining the Women’s Health Movement di Judith Houck. Per capire perché, basta sapere questo: lo speculum è lo strumento che i medici usano per tenere aperto un orifizio.