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L’esercito USA taglia le riviste porno (e SpongeBob)

02 Agosto 2013

I militari americani non leggono più nemmeno le riviste porno. Almeno così dice l’esercito che ha deciso di tagliare ben 891 magazine dai negozi nelle basi militari americane in tutto il mondo, lasciando spazio a prodotti più allettanti come quelli elettronici. Una stretta che colpirà lettori di ogni tipo: a restare a bocca asciutta rimarranno, come già detto, i fan del porno su carta stampata – il Dipartimento della Difesa segnala sul proprio sito l’addio a ben 48 titoli di «sofisticati titoli per adulti» tra cui spiccano Playboy e Penthouse: la vendita di giornali pornografici espliciti nelle basi è stata proibita nel 1998 con il Military Honor and Decency Act -, ma anche i lettori di SpongeBob Comics – la spugna gialla più famosa al mondo – e gli appassionati della New York Review of Books, magazine letterario nato 50 anni fa e forte di una diffusione di 135mila copie nel mondo. A mani vuote anche i cultori del giardinaggio in salsa britannica: anche English Garden scomparirà dalle basi americane.

L’esercito americano spiega il giro di vite snocciolando i numeri (in discesa) delle vendite: dal 1998 ad oggi quelle dei magazine per adulti negli store gestiti dal Army and Air Force Exchanges Service sarebbero crollate dell’86 per cento. Sebbene la mossa del Dipartimento della Difesa sia dunque da imputarsi a ragioni economiche – e all’evoluzione delle modalità di consumo – la decisione ha subito riscosso l’approvazione delle associazioni anti-pornografia: Morality in Media, gruppo anti pornografia con sede a Washington che sta portando avanti una serrata campagna contro le violenze sessuali cui l’esercito farebbe da contesto ha accolto il provvedimento come «una grande vittoria». I casi di violenza sessuale registrati nell’ambito dell’esercito e della Marina americana, in effetti, sono in crescita: 3192 nel 2011, sono diventati 3374 nel 2012.

A piloti e marines, soldati semplici e ufficiali che non vogliano rinunciare alle proprie pubblicazioni predilette (che siano soft porno o letterarie), non resta che il piano b: consultarle su Internet. Oppure comprarle fuori dalle basi, quando possibile.

(Via)

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