Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
La MGM ha aggiornato il leone del suo logo
Tra i motivi per cui la Metro-Goldwyn-Mayer è famosa in tutto il mondo, oltre ovviamente che per aver prodotto franchise come James Bond, Rocky e alcuni dei film più famosi di sempre come Via col vento, c’è sicuramente il leone del suo logo un po’ art déco che ha definito il marchio dal 1924 ad oggi. Per questo nonostante il restyling grafico MGM Studios è rimasta fedele alla sua storia, presentando sempre “Leo il leone” che ruggisce con la scritta in latino Ars Gratia Artis, ma aggiornandolo.

Il leone del logo non è più un leone reale, ma è stato ora creato in digitale
Come spiega Design Taxi, questa è comunque la prima volta che il leone viene reinventato in CGI, cioè ricreato digitalmente (MGM ha postato un video in cui si ripercorre l’evoluzione della sua mascotte). Pur mantenendo lo stesso design, gli stessi colori nei toni del seppia, il logo che è stato aggiornato con l’aiuto di Baked Studios, appare comunque più moderno, soprattutto per quanto riguarda il leone. «Si tratta di un’evoluzione non una rivoluzione», ha dichiarato Stephen Bruno, chief marketing officer di MGM. «Aggiornare un logo con quasi 100 anni di storia è stato un po’ spaventoso. Ma tutto ciò di cui avevamo bisogno era già incorporato nel logo all’interno del marchio. Alla fine è come se non fosse cambiato niente». Di leoni veri, invece, ce ne sono stati tantissimi. Il primo “Leo il leone” si chiamava Slats e proveniva dallo zoo di Dublino. Può essere visto in tutti i film in bianco e nero girati dallo studio dal 1924 al 1928, e differenza dei suoi seguaci, non emetteva alcun suono, ma semplicemente guardava in camera.