Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
La copertina di Le Monde sulla destra che si è presa la Rai
«Sulla copertina di M Le magazine du Monde, disponibile da domani: In Italia l’estrema destra prende l’antenna. Gli italiani la chiamano “Mamma Rai”. Vera e propria istituzione della Repubblica, la “Radiotelevisione italiana” ha accompagnato l’evoluzione del Paese fin dalla sua creazione nel 1954. Nonostante le alternanze politiche, il gruppo audiovisivo pubblico è rimasto una roccaforte della sinistra. Una fortezza che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, eletta nel 2022, ha deciso di conquistare. Trasmissioni cancellate, nomine strategiche, ridefinizione dei palinsesti… Sotto la copertura del ritorno al pluralismo, il governo ha intrapreso una guerra culturale»: così la redazione di Le Monde ha lanciato su Instagram la nuova copertina del suo settimanale M, con una storia firmata dal giornalista Allan Kaval accompagnata dalle fotografie di Gianni Cipriano. Il numero della rivista sarà disponibile da domani, venerdì 12 luglio.
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Ad aprile, sempre Allan Kaval aveva coperto per Le Monde il caso Scurati-Rai, spiegando come lo scrittore, noto anche in Francia per la serie di romanzi su Mussolini, «avrebbe dovuto leggere, per commemorare la liberazione dell’Italia il 25 aprile 1945, un testo che denunciava l’incapacità della destra al potere di riconoscersi nell’antifascismo», «Censura. Nel giro di ventiquattro ore, il termine è entrato a far parte del dibattito pubblico italiano», scriveva Kaval, aggiungendo che «il movimento da cui proviene Giorgia Meloni vede la memoria della Resistenza come parte di una egemonia culturale di sinistra che l’ha tenuta ai margini del mondo politico e nei confronti della quale esprime, attraverso i suoi discorsi, un certo desiderio di rivalsa». E continuava: «una voglia di rivalsa che si riflette nella nomina di sostenitori a posizioni chiave nelle principali istituzioni culturali e nell’acquisizione della Rai». Poco prima, a fine marzo, sempre su Le Monde, Michel Guerrin aveva scritto una column che, per usare le parole di Dagospia, «spernacchiava» il governo in carica già a partire dal titolo: “Giorgia Meloni e il suo entourage non hanno un’agenda né una visione per la cultura”.

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.