Hype ↓

Le canzoni della settimana

Le canzoni della settimana secondo Studio. Scelte un po’ secondo il nostro gusto, un po’ per commentare in musica i fatti degli ultimi 7 giorni

11 Dicembre 2011

The Smiths – Suffer Little Children: Questa settimana un posto nelle “canzoni” va di diritto alla band simbolo di Manchester, da mercoledì orfana di Champions League.

Bugo – C’è crisi: Tiriamo fuori dal cassetto dei ricordi questo inno alla crisi, composto solo pochi anni fa ma tristemente sibillino

Amy Winehouse – Rehab: È uscito “Lioness”, album postumo di Amy Winehouse, e pare che non sia nemmeno niente male. Prodotto da colui che lavorò all’esordio “Frank”, ovvero Salaam Remi.

Arcade Fire – No Cars Go: Il blocco del traffico a Milano non è servito ad abbassare la soglia del Pm10, ma le vie del centro senza auto sono estremamente piacevoli.

Mozart – Don Giovanni: Una registrazione dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino che esegue l’aria “Non mi dir” proprio nel capoluogo toscano.

 

Jimi Hendrix – Foxy Lady: Il prossimo anno aprirà a Seattle un parco a forma di chitarra, sorta di memorial en plein air al chitarrista che proprio nel 2012 avrebbe compiuto 70 anni.

Madonna – Like a Virgin: L’Immacolata Concezione secondo la più grande popstar di sempre.

Articoli Suggeriti
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Leggi anche ↓
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Il New Yorker ha stroncato Le otto montagne

Sta per arrivare un nuovo album dei Dogstar, la band di Keanu Reeves

Tutte le produzioni hollywoodiane sono ferme per lo sciopero degli sceneggiatori

Presto potremmo vivere in un mondo senza tupperware perché Tupperware sta fallendo