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Le 100 battute che hanno cambiato la storia della comicità

01 Febbraio 2016

La più antica battuta mai scritta risale all’età dei Sumeri, al 1.900 a.C., ossia al periodo in cui è stata datata l’incisione che l’ha tramandata a noi posteri. Recita: «Qualcosa che non accadeva da tempo immemore; una giovane donna non ha scoreggiato stando seduta sulle gambe di suo marito». Non fa più particolarmente ridere – probabilmente qualcosa riguardante il contesto è andato perso – ma è stata di certo l’apripista per i successivi millenni di fart jokes. Vulture la ricorda per introdurre uno sforzo ambizioso: la lista delle 100 battute che hanno dato forma alla comedy americana, oggi l’espressione di comicità più celebre e riconoscibile.

I criteri usati dalla testata definiscono “battuta” in senso piuttosto ampio, da una one-liner a «un atto di comicità fisica», e hanno pescato tanto da spettacoli di stand-up quanto da sketch, film e programmi televisivi. A comporre la lista sono stati i senior editor di Vulture Jesse David Fox e Christopher Bonanos, comici come Wayne Federman e Phoebe Robinson, gli storici della comedy Yael Kohen e Kliph Nesteroff e diversi giornalisti.

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Le battute sono organizzate in una grafica interattiva e disposte su una linea del tempo. La più vecchia è di Bert Williams, il più popolare comico nero dell’America dei primi del Novecento. Fa parte di una canzone, “Nobody”, che consacrò la fama di Williams come voce autoironica degli emarginati e divenne capostipite di un filone di comicità che affronta il tema della propria precarietà sociale. Buono per Williams,  che tuttavia secondo gli autori della lista «divenne largamente conosciuto per la canzone, e fu costretto a cantarla pressoché in ogni sua apparizione pubblica per il resto della sua vita».

Il joke più recente è dell’8 settembre scorso, la serata del debutto di Stephen Colbert al timone del The Late Show orfano di David Letterman. La stessa sera il principale concorrente, il Tonight Show di Jimmy Fallon, ha deciso di controbattere con uno sketch in cui il presentatore ed Ellen DeGeneres si scontravano mimando e cantando in playback alcune hit. Il risultato, scrive Vulture, non farà ridere, ma di certo è divertente e ha segnato la storia recente della comicità americana. Nel mezzo, scorrendo la timeline, si notano la famosa battuta dell’ultimo show di Bill Hicks («Tra l’altro, se qualcuno qui lavora nel marketing o nella pubblicità… uccidetevi»), uno sketch della quarta stagione di Seinfeld e, più indietro, battute dei fratelli Marx.

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