Hype ↓
15:48 sabato 13 dicembre 2025
Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.
Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.

La strana storia delle copie illegali del Lamento di Portnoy in Australia

02 Febbraio 2022

«Fu il caso che cambiò per sempre le leggi australiane sulla censura perché non si trattava di un libro pulp qualsiasi: questo era un romanzo scritto da un famoso autore americano che aveva vinto dei premi», queste le parole con cui Des Cowley, responsabile della State Library Victoria, spiega al Guardian la lunga e incredibile storia che ha portato una copia “illegale” del Lamento di Portnoy di Philip Roth a essere esposta oggi al World of the Book, una mostra dedicata «alla storia del book design, della produzione e dell’illustrazione dal Medioevo a oggi».

Tra tutti i piccoli e grandi tesori letterari esposti nelle sale della State Library Victoria, ce n’è uno che non può non colpire l’osservatore: una copia “casereccia”, fogli stampati e rilegati alla bell’e meglio, di Lamento di Portnoy di “Phillip” Roth. Quel refuso nel nome dello scrittore è il segno nel quale si può leggere tutta l’importanza di questo peculiarissimo reperto di storia letteraria: quella esposta al World of the Book, infatti, è una delle tre copie rimaste del Lamento di Portnoy stampato “clandestinamente” negli anni in cui il libro in Australia non si poteva leggere a causa di una decisione del governo dell’epoca. Il libro, infatti, fu etichettato “osceno” dal governo di John Gorton, che ne impedì la vendita nel Paese. Nel 1970 Penguin cercò di aggirare la censura stampando circa 75mila copie del libro direttamente in Australia, tentativo presto abbandonato per vie delle cause legali che ne seguirono. Ci volle più di un anno perché la censura ai danni di Lamento di Portnoy venisse rimossa, una decisione che segnò la fine della censura di libri in Australia.

Ma nel 1970, quando la censura c’era ancora, a Melbourne un gruppo di persone decise che loro i libro lo volevano leggere comunque e che, soprattutto, volevano farlo leggere agli altri. Una delle copie stampate da quelle persone è arrivata fino al World of the Book, compiendo un viaggio incredibile: la prima proprietaria di questa copia illegale fu Mietta O’ Donnel, nota ristoratrice di Melbourne. A un certo punto Mietta, spaventata dai guai che avrebbe passato se l’autorità l’avessero trovata in possesso di un libro vietato (all’epoca, tra l’altro, lavorava come assistente di un deputato), cedette la copia a un uomo di nome Andrew Richards, che l’ha conservata per anni e anni, fino a quando non ha deciso di consegnarla alla biblioteca nella quale è conservata ed esposta oggi. “Conservata” forse è una parola grossa: Richards ha detto di averla semplicemente messa da parte e di averla ritrovata per caso durante le pulizie di primavera.

Per molto tempo si è pensato che quella di O’ Donnel e Richards fosse l’unica copia “illegale” rimasta. Negli anni in realtà ne vennero fuori altre due: una attualmente è conservata anch’essa presso la State Library Victoria e un’altra nella National Library of Australia.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.