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L’albero genealogico degli attentati di Bruxelles

11 Aprile 2016

La cellula terrorista che lo scorso 22 marzo ha ucciso 32 persone a Bruxelles stava pianificando un attentato a Parigi, ma ha deciso di colpire la capitale belga all’ultimo momento. Lo hanno annunciato domenica le autorità belghe che stanno indagando con gli attentati.La notizia è riportata dal Guardian e dal New York Times.

Inoltre si è scoperto che i legami tra i terroristi che hanno colpito Bruxelles e quelli che invece lo scorso novembre hanno ucciso 130 sono ancora più forti di quanto non si pensasse precedentemente. Dunque gli attentati del 22 marzo in avrebbero dovuto essere una “seconda puntata” di quelli di Parigi, ma «la rapidità con cui gli inquirenti stavano facendo passi avanti» ha spinto i terroristi a colpire rapidamente e più vicino alla base, cioè a Bruxelles, riporta il Guardian.

Il New York Times ha realizzato questa infografica che rende bene l’idea del forte legame tra gli attentati di Parigi e quelli di Bruxelles.

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Le impronte digitali di almeno tre jihadisti che hanno agito a Parigi sono stati trovate in appartamenti affittati da due degli attentatori di Bruxelles, riporta il quotidiano newyorchese. Le impronte digitali di Salah Abdeslam sono stati trovate in un appartamento di Bruxelles che era affittato da Khalid el-Bakraoui, uno dei terroristi di Bruxelles, e in un altro appartamento affittato da Najim Laachraoui, che ha usato come un laboratorio per fabbricare bombe poi utilizzate sia in Belgio che in Francia

L’annuncio di domenica, nota il New York Times, «non fa che aumentare la preoccupazione tra le polizie e le agenzie di intelligence che i network dello Stato Islamico potrebbero lanciare nuovi attacchi non soltanto in Francia e in Belgio, ma anche in altre capitali europee».

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