Si chiama tetra messicano (Astyanax mexicanus) e ci ha messo 20 mila anni per raggiungere questo notevole risultato.
È comparso un lago nel bel mezzo del deserto del Sahara

Si chiama Sebkha el Melah, si trova in Algeria e lo si riesce a vedere dallo spazio. Come scrive Isaac Schultz su Gizmodo, si tratta di un “lago effimero”, un corpo d’acqua formatosi dopo le abbondantissime piogge cadute tra settembre e ottobre in quella zona del deserto del Sahara tra Algeria, Marocco, Tunisia e Libia. La foto che vedete qui sotto l’ha scattata l’Operational Land Imager-2 che si trova a bordo del Landsat 9 della Nasa. Confrontandola con una foto della stessa zona, scattata dallo stesso satellite, si nota immediatamente la differenza: la macchia verde acqua che è stata poi battezzata Sebkha el Melah.
L’importanza di questo lago effimero sta nel fatto che permette agli studiosi di indagare il Sahara che non esiste più, vale a dire il Sahara prima che diventasse un deserto. Migliaia di anni fa, infatti, questa stessa zona era estremamente più umida e probabilmente ospitava una vegetazione rigogliosa. Oltre che per questa ragione, Sebkha el Melah è importante anche perché rappresenta una rarissima abbondanza di acqua in una zona del pianeta in cui ogni anno si registrano dieci centimetri di precipitazioni: gli animali che vivono nel deserto del Sahara difficilmente si possono godere il lusso di acqua fresca e in gran quantità e facilmente reperibile.
In questo momento, Sebkha el Melah è pieno ancora per il 33 per cento, copre un’area di 191 chilometri quadrati e nel punto più profondo si segnano più di due metri. Potrebbe rimanere così a lungo, anche per anni: l’ultima volta che un lago effimero si è formato con le stesse modalità e nella stessa zona, sono passati quattro anni (dal 2008 al 2012) prima che l’acqua evaporasse tutta quanta.