Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
Dopo aver vinto l’Oscar Joaquin Phoenix è andato a mangiarsi un panino

Peccato che “couple goals” sia un modo di dire un po’ inflazionato: ma è la prima cosa che viene in mente guardando Joaquin Phoenix che, ricevuta la statuetta come miglior attore protagonista per Joker, terminata la cerimonia è andato a mangiare un panino con la compagna, Rooney Mara. Vegani da tempo (Mara nel 2018 ha lanciato un brand di abbigliamento al 100 per cento cruelty free), la coppia è stata immortalata dal fotografo di Hollywood Greg Williams seduta sui gradini di Monty’s, una catena di fast food specializzata in cibo vegano, nota per la sua collaborazione con la LA Animal Services e per la sensibilizzazione sull’adozione di cani e gatti dai canili. Un’attenzione e un atteggiamento, quelli di Phoenix, che sono emersi non solo durante i discorsi pubblici e le numerose interviste, nelle quali ha spiegato di aver capito che «è il momento di agire di più mettendosi in prima fila», ma anche durante il suo discorso sul palco del Dolby Theatre.
«Sembriamo sostenitori di cause diverse. Ma per me, sono tutte legate tra loro», ha iniziato. «Ci sono dei punti comuni sia se parliamo di disuguaglianza di genere, di razzismo, dei diritti della comunità Lgbtq+, dei diritti degli animali o delle persone native. Perché parliamo comunque di diritti, e dell’idea che una specie, una nazione, delle persone, dominino su altri sfruttandoli impunemente», ha spiegato. Oltre a ripercorrere le difficoltà artistiche incontrate nel corso della sua vita e a ricordare il fratello River Phoenix, scomparso nel 1993, l’attore ha parlato a lungo del ruolo che l’arte, e il cinema in particolare, può avere nel rendere il mondo un posto migliore. «Il dono più grande che il cinema ci ha dato è usare la nostra voce per chi non ce l’ha. Forse è arrivato il momento di diventare portavoce di altre cause», ha detto.

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.