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È stata annunciata la shortlist dell’International Booker Prize
«Di grandissima varietà, molto cool e molto sexy», così la giuria dell’International Booker Prize ha definito la shortlist di quest’anno. Tra i sei libri candidati all’edizione 2023 del premio ce ne sono due tradotti da lingue mai incluse prima nella storia dello stesso: il catalano, la lingua dalla quale Julia Sanches ha tradotto Boulder, il romanzo di Eva Baltasar (in Italia lo ha tradotto Amaranta Sbardella per nottetempo); il bulgaro, la lingua di Cronorifugio di Georgi Gaspodinov, tradotto in inglese da Angela Rodel (in italiano, invece, lo ha tradotto Giuseppe Dell’Agata per Voland). Gli altri quattro romanzi selezionati sono: Il vangelo del nuovo mondo di Maryse Condé – a 89 anni è diventata la persona più anziana a essere mai candidata per l’International Booker Prize – tradotto in inglese dal marito Richard Philcox e in italiano da Silvia Rogai per Giunti; Whale di Cheon Myeong-kwan, portato nel Regno Unito da Europa Editions con la traduzione di Chi-Young Kim e che arriverà in Italia a ottobre grazie a E/O; Posti in piedi di Gauz, in Italia uscito per Elliot con la traduzione di Angelo Molica Franco, titolo inglese Standing Heavy (traduzione di Frank Wynne); infine Still Born di Guadalupe Nettel, tradotto dallo spagnolo all’inglese da Rosalind Harvey.
Leïla Slimani, presidente della giuria di quest’anno, ha detto che i libri selezionati per la shortlist sono «coraggiosi, sovversivi, perversi nel senso migliore del termine». Secondo la scrittrice, ognuno di questi romanzi è a suo modo «subdolo. Inoltre, penso siano tutte storie estremamente sensuali, che mettono al centro la questione del corpo. Cosa significhi essere e avere un corpo, come si scrive l’esperienza del corpo». Assieme a lei, della giuria di quest’anno fanno parte Uilleam Blacker, uno dei più importanti traduttori dall’ucraino d’Inghilterra; lo scrittore Tan Twan Eng, candidato all’International Booker Prize nel 2012 con Il Giardino delle nebbie notturne; Parul Sehgal, critico letterario del New Yorker; e Frederick Studemann, literary editor del Financial Times. Il vincitore del premio sarà annunciato il 23 maggio, alla fine di una cerimonia che si terrà a Londra. Come sempre, a vincere sono sia l’autore/autrice del romanzo che il traduttore/la traduttrice dello stesso, che si divideranno equamente il premio di 50 mila sterline. A vincere lo scorso anno era stata Geetanjali Shree con Tomb of Sand, il primo romanzo scritto in hindi a essere insignito dell’International Booker Prize.