Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
Di cosa parla il libro che ha vinto l’International Booker Prize 2020
Il romanzo Il disagio della sera (titolo originale, The Discomfort of Evening) dell’olandese Marieke Lucas Rijneveld è l’opera che si è aggiudicata l’International Booker Prize 2020, il più importante premio letterario dell’editoria anglo-americana per i libri di narrativa tradotti in inglese da altre lingue. Si tratta, come scrive il New York Times, di una «storia di dolore infantile, inquietante ed eccezionale».
Il disagio della sera, in Italia edito da Nutrimenti con la traduzione di Stefano Musilli, è il primo romanzo di Rijneveld, ed è stato un best seller nei Paesi Bassi quando è stato pubblicato nel 2018. Ambientato in una famiglia religiosa olandese che vive in un caseificio all’inizio degli anni 2000, racconta la storia di Jas, una bambina di 10 anni il cui fratello muore in un incidente di pattinaggio sul ghiaccio proprio dopo che la ragazzina aveva “espresso il desiderio” che morisse al posto del suo coniglio. Da lì, segue la vita della sua famiglia nel tentativo dell’accettazione di questo grande dolore. Nel libro vi sarebbero inoltre molti riferimenti autobiografici, considerando che Rijneveld, che ha solo 29 anni, è cresciuta in un caseificio e ha perso il fratello a 3 anni, investito da un autobus mentre andava a scuola.

La copertina originale del romanzo
Pubblicato negli Stati Uniti questo mese, il suo romanzo è stato scelto tra una rosa di candidati che includeva The Memory Police di Yoko Ogawa, un racconto distopico finalista del National Book Award for Translated Literature dello scorso anno e Tyll di Daniel Kehlmann, su un giullare del 17° secolo che viaggia per l’Europa, che ora è in fase di adattamento per Netflix. Ted Hodgkinson, il presidente della giuria, ha dichiarato che «Il disagio della sera è l’evocazione tenera e viscerale di un’infanzia intrappolata tra vergogna e salvezza, e un vincitore profondamente meritevole».

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.