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L’AI minaccia di togliere il lavoro anche a chi scrive i bigliettini nei biscotti della fortuna
Nonostante non sia una vera e propria tradizione cinese (la loro vera origine è ancora dibattuta), l’usanza di distribuire biscotti della fortuna nei ristoranti cinesi è ancora molto diffusa, con una richiesta di tre miliardi prodotti ogni anno. Forse non ci avete mai pensato, ma dietro a quei biglietti c’è il lavoro di chi li scrive, cercando di sfornare frasi sempre diverse in modo che i clienti non rischino di ricevere la stessa due volte. Ora, come ha raccontato il Wall Street Journal in un lungo approfondimento sul tema, “The Fortune Cookie Industry Is in Upheaval. ‘Expect Big Changes Ahead“, molti autori potrebbero perdere il lavoro perché alcune aziende hanno iniziato a rivolgersi alle AI. OpenFortune, una società che ha combinato la pubblicità con i biscotti della fortuna, è una delle prime a investire in ChatGPT con lo scopo di far scrivere all’intelligenza artificiale i messaggi dei biscotti della fortuna. Il co-fondatore Shawn Porat ha dichiarato al Wall Street Journal che «i messaggi generati dai robot sono praticamente indistinguibili da quelli scritti dai veterani del settore».
Charles Li, proprietario e Ceo della fabbrica di biscotti della fortuna Winfair Foods Inc., ha già iniziato a utilizzare il software di scrittura dei bigliettini di OpenFortune per risparmiare tempo. Prima di decidere di utilizzare l’AI, Li aveva assunto scrittori freelance per gli 11 mila ristoranti che la sua azienda riforniva a livello nazionale e spesso passava ore a scrivere bigliettini lui stesso. Nonostante il chatbot sia in grado di costruire tantissime frasi in pochi secondi, esistono ancora dei produttori che non nutrono alcuna fiducia nell’intelligenza artificiale e pensano che, utilizzandola, la qualità delle frasi si abbasserebbe troppo. Wonton Food Inc., ad esempio, fornitore di oltre 40 mila ristoranti, ha un database di oltre 15 mila frasi. Il vicepresidente del reparto vendite, Derrick Wong, ammette che il compito di scrivere frasi può essere impegnativo, ma teme che le frasi generate dai bot possano essere offensive o noiose. Per ora, Wonton Food continua a fare affidamento sulla creatività degli scrittori freelance e sul suo database. Il signor Chan, co-proprietario della Golden Gate Fortune Cookie Factory a conduzione familiare, ha detto al Wall Street Journal che i biglietti generati dal computer sono «un segno che la società si sta muovendo troppo velocemente». Golden Gate produce a mano circa 10 mila biscotti della fortuna ogni giorno, Chan e sua madre hanno scritto loro stessi più di 5 mila bigliettini. Per Chan, rivolgersi ai computer significherebbe perdere «la natura meditativa» dei biglietti.