Cose che succedono | Cronaca
Perché Black Lives Matter è stata accusata di sostenere Hamas
Poco dopo le 7 di sera del 10 ottobre, dal profilo Twitter di Black Lives Matter Chicago è stata pubblicata l’immagine di una sagoma nera di un paracadutista, da cui spunta una bandiera palestinese. Sotto al disegno una scritta: «I stand with Palestine.». L’infelice riferimento è ai paracadutisti di Hamas che sabato 7 ottobre hanno fatto irruzione in un festival a Kibbutz Re’im, in territorio israeliano e hanno aperto il fuoco sui giovani che si trovavano lì. Il tweet ha scatenato immediatamente l’indignazione di molte persone, soprattutto se messo a confronto con la denuncia pressocché univoca dell’opinione pubblica occidentale, ad esempio da parte di tanti esponenti politici.

Stando a quanto riporta il Telegraph, Blm Chicago non sarebbe affiliata con l’organizzazione più ampia e nota Black Lives Matter Global Network Foundation, poiché Blm rimane in larga misura un’organizzazione politica decentralizzata. Farebbe invece parte di #BLM10, un gruppo antirazzista di organizzazioni non affiliate alla principale. Anche l’account di Blm Indianapolis ha mostrato il proprio supporto alla causa palestinese ripostando un tweet della comunità palestinese presente negli Stati Uniti. Blm Grassroots ha spiegato che così come le persone nere continuano la loro lotta contro la militarizzazione e le incarcerazioni di massa negli Stati Uniti e non solo, non possono non comprendere l’esigenza del popolo palestinese di abbattere le pareti di quella che hanno definito «la più grande prigione a cielo aperto del mondo». Hanno concluso affermando che per ottenere una pace duratura, occorre smantellare qualsiasi sistema di apartheid, riporta Gazette.
Sotto a questi tweet sono tanti i commenti che chiedono soprattutto alle multinazionali che finora hanno supportato economicamente Blm se sono pronte a supportare anche questa celebrazione di atti brutali ai danni dei civili israeliani. Durante l’attacco avvenuto sabato mattina sono state uccise 260 persone, mentre i numeri rimangono incerti per le vittime di violenze sessuali e gli ostaggi. Tra i commenti si legge anche quello incredulo di Tamar Schwarzbard, la responsabile dei profili social del ministro degli Esteri israeliano: «State dalla parte dei terroristi di Hamas che si sono paracadutati nel territorio israeliano per massacrare e bruciare vivi dei bambini?».