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Il New Yorker ha pubblicato online Il nuotatore, uno dei più bei racconti di Cheever
«Era una di quelle domeniche di mezza estate in cui tutti se ne stanno seduti e continuano a ripetere: “Ho bevuto troppo ieri sera”» è il famoso, indimenticabile incipit del racconto Il nuotatore di John Cheever, apparso sul New Yorker nel luglio del 1964 e quattro anni dopo adattato per il cinema da Frank Perry, con Burt Lancaster nel ruolo del protagonista. Ricordate la scena in cui Neddy Merrill sale dal muretto della piscina e si rituffa per almeno due o tre volte? Forse una delle più felici e soleggiate del cinema. Ora sarà possibile rileggere l’originale The Swimmer online, sul sito del New Yorker. Ad annunciarlo au Twitter è Emily Overbey, giornalista che dal 1994 si occupa degli archivi del magazine. Basta avere un abbonamento, oppure ci sono sempre i tre articoli gratis al mese, per scorrere il racconto nelle bellissime pagine del New Yorker col classico font.
Cheever scrisse per il New Yorker qualcosa come centodiciannove racconti, il primo pubblicato quando aveva solo 23 anni. Secondo Fernanda Pivano è stata proprio The Stories of John Cheever, la raccolta uscita in puntate tra il 1943 e il 1963 ad aver rivoluzionato il genere e ad aver fatto affezionare così tanto gli americani, lettori e autori, al racconto. Il nuotatore è stato sicuramente quello più importante, grazie al quale il New York Times definì lo scrittore il Cechov d’America (lui non sapeva minimamente chi fosse Cechov e se l’è recuperato dopo). È la breve storia di un crollo fiscale e morale, di quelli tanto cari anche a Fitzgerald, di Neddy Merrill, uomo ricco, bello e sposato, che dopo una festa decide di ritornare a casa dalla moglie ripercorrendo le piscine di ogni villa della sua cittadina suburbana, accorgendosi piscina per piscina di quanto sia in realtà «infelice, infreddolito, stanco, sgomento».