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Per la prima volta si può vedere un ritratto che Hockney ha fatto ai suoi genitori

24 Febbraio 2020

Per la prima volta dalla sua realizzazione, nel 1975, un dipinto in cui David Hockney ha ritratto i suoi genitori è stato mostrato al pubblico in una mostra recentemente inaugurata alla National Portrait Gallery di Londra. Un quadro, come riporta il Guardian, che ha causato all’epoca della creazione una temporanea interruzione dei rapporti tra l’artista e la sua famiglia.

Si tratta di una versione precedente all’opera del 1977, “My Parents”, in cui Hockney, ritraendo nuovamente i genitori, ha rimosso il proprio volto riflesso nello specchio tra suo padre e sua madre, presente invece nel dipinto del ’75, “My Parents and Myself”. «Li ho iniziati entrambi mentre ero a Parigi, compreso un altro ancora precedente che aveva un triangolo rosso sullo sfondo», ha raccontato Hockney. «Quello poi l’avevo distrutto, perché era troppo ingegnoso e complicato. Avevo pensato di distruggere anche questo del ’75, ma poi non l’ho più fatto».

“My Parents and Myself”, realizzato da Hockney nel 1975 e ora presentato per la prima volta

“My Parents” del 1977 è la versione più nota del ritratto dei genitori di Hockney

Come racconta il Guardian, la distruzione del primo dipinto, e il pensiero di distruggere anche il secondo causò una frattura tra Hockney e suo padre, Kenneth. «Mamma e papà erano andati a Parigi un paio di volte, proprio per posare per David», ha detto la sorella dell’artista, Margaret. «Quando nell’agosto del ’76 David chiamò mia madre per dirle di aver deciso di eliminare anche il secondo ritratto che aveva realizzato e abbandonato in corso d’opera, o magari di nasconderlo – come poi realmente fece – ci rimasero malissimo, soprattutto mio padre. Era furioso, così gli ha telefonato prima di smettere di parlargli, salvo poi scusarsi poco tempo dopo per il suo atteggiamento».

Secondo Sarah Howgate, curatrice della nuova mostra, il motivo per cui Hockney non ha mai presentato “My Parents and Myself”, risiede nel fatto che «ha sovraccaricato il dipinto. Con troppe cose, troppa pittura. Anche suo padre è troppo rigido. Tutto si sarebbe risolto con l’ultima versione, quella del 1977», di proprietà della Tate Britain da molti anni.

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