Hype ↓

Il momento in cui Hillary ha vinto il dibattito con Trump

27 Settembre 2016

Ieri notte, alle tre ora italiana, i candidati alla presidenza degli Stati Uniti Hillary Rodham Clinton e Donald John Trump si sono incontrati a New York per il primo dibattito faccia-a-faccia: secondo gli exit poll di Cnn ha stravinto Clinton, apparsa sicura di sé e in forma. Quartz, però, ha individuato il preciso «momento in cui Hillary Clinton ha battuto Trump».

Lo scambio che ha cambiato le sorti del dibattito verteva sulla questione razziale in America: Trump stava parlando di dati che sarebbero in suo possesso grazie a colloqui con membri delle forze dell’ordine, e, per sottolineare il suo “stare tra la gente”, aveva deciso di lanciare una stoccata en passant all’ex first lady: «Sono stato dappertutto. Tu hai deciso di stare a casa, e va bene». Clinton ha apparentemente incassato, «con quel modo di battere le palpebre intensamente calmo», scrive Quartz, ma poi ha proferito le parole perfette per replicare:

I think Donald just criticized me for preparing for this debate. And yes, I did. And you know what else I prepared for? I prepared to be president. And I think that’s a good thing.

Il pubblico della Hofstra University ha reagito applaudendo ed esultando, e di fatto contravvenendo al divieto di fare troppo rumore imposto dalle regole del dibattito presidenziale. In quel momento, analizza il sito americano, la candidata democratica è riuscita a comunicare ai suoi elettori quanto è disposta a lavorare per loro, e quanto è preparata a farlo. Trump, invece, replicando i toni ansimanti e verbalmente violenti dei suoi comizi, stava semplicemente mettendo in scena la solita recita.

Inoltre, in quella risposta c’è stata una rivendicazione del diritto a essere diligenti e preparate, che ancora ai giorni nostri viene negato o perlomeno messo in discussione a molte donne: una coraggiosa e sintetica dichiarazione di orgoglio nerd, in un certo senso. E poi, «la battuta è stata divertente», soprattutto, perché ha saputo unire la sua proverbiale compostezza al casual humor di reminescenza obamiana.

Articoli Suggeriti
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Leggi anche ↓
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Non sarebbe meglio dimenticare il nostro passato sui social?

Il caso dei tweet di Elly Schlein è solo l'ultimo di una lunga serie in cui una persona diventata famosa viene giudicata per vecchie cose scritte sui social. Ma siamo sicuri che sia giusto?

Calenda: Endgame

Dopo il pessimo risultato alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia, l'ascesa del leader di Azione sembra essersi bruscamente interrotta, tra candidature incomprensibili e sfuriate contro gli elettori.

di Studio
Tre giovani business che vogliono cambiare le regole, dal vivo, con Studio e Apple

Nello store Apple di piazza Liberty a Milano, nei primi tre giovedì di marzo Rivista Studio racconterà i protagonisti di tre realtà imprenditoriali che hanno innovato i propri ambiti.

Da Penguin Random House si stanno dimettendo tutti i dirigenti