Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
Il momento in cui Hillary ha vinto il dibattito con Trump

Ieri notte, alle tre ora italiana, i candidati alla presidenza degli Stati Uniti Hillary Rodham Clinton e Donald John Trump si sono incontrati a New York per il primo dibattito faccia-a-faccia: secondo gli exit poll di Cnn ha stravinto Clinton, apparsa sicura di sé e in forma. Quartz, però, ha individuato il preciso «momento in cui Hillary Clinton ha battuto Trump».
Lo scambio che ha cambiato le sorti del dibattito verteva sulla questione razziale in America: Trump stava parlando di dati che sarebbero in suo possesso grazie a colloqui con membri delle forze dell’ordine, e, per sottolineare il suo “stare tra la gente”, aveva deciso di lanciare una stoccata en passant all’ex first lady: «Sono stato dappertutto. Tu hai deciso di stare a casa, e va bene». Clinton ha apparentemente incassato, «con quel modo di battere le palpebre intensamente calmo», scrive Quartz, ma poi ha proferito le parole perfette per replicare:
I think Donald just criticized me for preparing for this debate. And yes, I did. And you know what else I prepared for? I prepared to be president. And I think that’s a good thing.
Il pubblico della Hofstra University ha reagito applaudendo ed esultando, e di fatto contravvenendo al divieto di fare troppo rumore imposto dalle regole del dibattito presidenziale. In quel momento, analizza il sito americano, la candidata democratica è riuscita a comunicare ai suoi elettori quanto è disposta a lavorare per loro, e quanto è preparata a farlo. Trump, invece, replicando i toni ansimanti e verbalmente violenti dei suoi comizi, stava semplicemente mettendo in scena la solita recita.
Clinton: “Donald just criticized me for preparing for this debate. Know what else I prepared for? To be president.” pic.twitter.com/ddgiYmNTw2
— POLITICO (@politico) 27 settembre 2016
Inoltre, in quella risposta c’è stata una rivendicazione del diritto a essere diligenti e preparate, che ancora ai giorni nostri viene negato o perlomeno messo in discussione a molte donne: una coraggiosa e sintetica dichiarazione di orgoglio nerd, in un certo senso. E poi, «la battuta è stata divertente», soprattutto, perché ha saputo unire la sua proverbiale compostezza al casual humor di reminescenza obamiana.