Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
Happy Birthday To You è senza copyright?


È probabilmente la canzone più famosa del mondo, e frutta alla Warner/Chappell Music, divisione di Warner Music Group, circa due milioni di dollari l’anno in diritti. La canzone in questione è “Happy Birthday To You”, quella che cantate a ogni compleanno in coro, quella cantata da Marilyn Monroe a “Mr President”, quella che in italiano diventa “Tanti auguri a te”.
“Happy Birthday To You” fu pubblicata nel 1893, nel songbook Song Stories for the Kindergarten, e le autrici originali sono le sorelle Patty and Mildred Hil. Si chiamava, però, “Good Morning To All”. Il primo copyright registrato è del 1935, attribuito alla Summy Company. In seguito è passato alla Warner/Chappell.
La più recente discussione sui diritti di copyright della canzone è iniziata due anni fa, quando la filmmaker Jennifer Nelson, che stava producendo un film proprio su “Happy Birthday To You”, si è vista chiedere da parte della Warner 1.500 dollari per utilizzare 20 secondi del brano. La Nelson ha intentato causa, e ora, sembrerebbe, siamo arrivati a un punto di svolta. Come scrive il Guardian, sarebbe stato trovato un songbook del 1927, senza specifiche indicazioni di copyright. I diritti attuali, infatti, sono stati fissati al 1935. Gli avvocati di Jennifer Nelson, in più, affermano che il copyright riguarda solo specifici arrangiamenti.
Il problema, come affermano gli stessi avvocati, è che se la Warner/Chappell perdesse la causa ci sarebbero un mucchio di problemi, derivanti dal mucchio di soldi guadagnati dall’etichetta negli anni, che andrebbero rimborsati.