«Nessuno merita il Premio Nobel per la Pace più di Gisèle Pelicot», si legge nelle ultime righe di una petizione su Change.org che ha raccolto quasi 90 mila firme in nemmeno una settimana. Pubblicata mercoledì 8 gennaio dalla giornalista britannica Catherine Mayer, la petizione è diventata virale e sta raccogliendo firmatari da tutto il mondo. È un’altra conferma, questa, di quanto abbiamo scritto più volte raccontando il processo Pelicot: la definizione “fatto di cronaca” non è mai stata sufficiente né esatta, la storia di Gisèle Pelicot ha avuto sin dall’inizio una immensa portata simbolica e morale.
Nel testo della petizione viene riportata una parte del discorso che Pelicot ha fatto nel giorno in cui il Tribunale di Avignone ha condannato i 51 uomini che l’hanno violentata per anni. «Voglio che sappiate che combattiamo la stessa battaglia. Quando ho aperto le porte di questo processo, volevo che l’intera società assistesse ai dibattiti che si svolgevano qui. Ora sono fiduciosa nella nostra capacità di costruire un futuro migliore in cui tutti, donne e uomini, possano vivere in armonia, nel rispetto e nella comprensione reciproca».
Queste parole, il coraggio con il quale Pelicot ha affrontato il processo, la forza che ha dimostrato raccontando pubblicamente le violenze subite fanno di lei, secondo Mayer e secondo altre 90 mila persone, la persona più meritevole del Nobel per la Pace. Se volete firmare anche voi la petizione, la trovate qui.