Hype ↓

Il Giappone non farà più regali agli ultra-centenari: sono troppi

20 Agosto 2015

In Giappone il governo regala una ciotola d’argento – e più precisamente una sakazuki, un recipiente tradizionale per bere il saké – a ogni cittadino che compie cento anni. Si tratta di una tradizione iniziata nel 1963, per decisione del governo di allora. Tuttavia le autorità nipponiche hanno annunciato di essere costretti a interromperla. Il problema? È troppo costoso.

Ad oggi vivono in Giappone più di 29 mila persone che hanno più di cento anni, e si stima che nel 2018 il numero sia destinato a salire a 39 mila persone, visto l’allungamento dell’aspettativa di vita. Il risultato è che il governo nel 2014 ha speso ben 260 milioni di yen (poco meno di 1,9 milioni di euro) in sakazuki da regalare ai suoi ultracentenari: una spesa che le autorità non possono più sostenere, in tempi difficili. Dunque l’annuncio: niente più ciotole d’argento, si troverà qualcosa più economico da regalare.

La percentuale di ultracentenari nella popolazione giapponese è alta, ma non molto dissimile da quella italiana: il Giappone, si diceva, ha 29 mila cittadini con più di cento anni, su una popolazione complessiva di 127 milioni; l’Italia ha circa 16 mila centenari e ultracentenari, su circa 59 milioni di abitanti.

Il Giappone ha una delle più alte aspettative di vita media del mondo, e in questo non è molto diverso dall’Italia: l’aspettativa di vita media per i giapponesi è di 84 anni, mentre per gli italiani è 83 (qui sotto la tabella dell’Organizzazione mondiale della sanità)

Schermata 08-2457255 alle 11.00.14

(via)

Leggi anche ↓
Presto potremmo vivere in un mondo senza tupperware perché Tupperware sta fallendo

Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Non sarebbe meglio dimenticare il nostro passato sui social?

Il caso dei tweet di Elly Schlein è solo l'ultimo di una lunga serie in cui una persona diventata famosa viene giudicata per vecchie cose scritte sui social. Ma siamo sicuri che sia giusto?

Elly Schlein, una millennial che piace ai boomer

La bolla lib-dem le si è schierata contro, ma lei ha vinto lo stesso anche grazie all'inaspettato sostegno degli over 70.

Così parlò Elly Schlein

Idee politiche, passioni culturali e incontri importanti: cosa diceva la neo eletta segretaria del Pd in un'intervista a Rivista Studio del 2020.