Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
Otto edifici di Frank Lloyd Wright sono diventati patrimonio dell’Umanità Unesco
Un premio all’«architettura ecologica» di Frank Lloyd Wright. Così gli edifici dell’architetto statunitense entrano nella lista, contenente oltre 1000 siti, delle opere patrimonio dell’umanità. Ci sono anche la famosa casa sulla cascata e il Guggenheim Museum di New York tra le otto opere di uno dei maestri del Movimento Moderno del Novecento scelte dall’Unesco durante la conferenza annuale che si è tenuta a Baku, in Azerbaijan, la scorsa domenica.
«Ha rotto gli schemi dell’architettura storica e ha aperto la strada a una vita migliore e più libera» ha dichiarato Stuart Graff, CEO della Frank Lloyd Wright Foundation, intervistato da Npr. E proprio sulla capacità dell’architetto statunitense di incidere sulla qualità della vita quotidiana si è soffermato il giudizio della commissione, che gli ha riconosciuto il merito di essere innovativo nella ricerca di soluzioni concrete.

Il Guggenheim Museum, foto di Stan Honda/AFP/Getty Images

La Casa sulla cascata, in Pennsylvania, foto di Keith Srakocic/AP
Le altre sei opere patrimonio Unesco sono: l’Hollyhock House di Los Angeles, la Jacobs House e la tenuta Taliesin in Wisconsin, la Robie House a Chicago, la scuola di architettura di Taliesin West in Arizona e la chiesa Unity Temple in Illinois. Questi edifici, commenta la testata, rientrano in una lista che contiene monumenti come Machu Picchu, la Piramide di Giza o la Statua della Libertà. Grazie a Frank Lloyd Wright gli Usa ricompaiono nella celebre classifica per la prima volta dopo il ritiro dall’Unesco di due anni fa voluto da Trump in segno di protesta contro una presunta «inclinazione anti-Israele» dell’istituzione.