Aveva 25 anni, era un'artista, fotogiornalista e attivista. Nello stesso bombardamento è stata uccisa anche tutta la sua famiglia.
Un giornalista russo ha diffuso le foto di una cosa mai vista prima: casa di Putin
«Questo è un uomo che ama l’oro in maniera ossessiva», racconta il giornalista russo Roman Badanin in un’intervista alla Cnn. Badanin è uno dei pochissimi giornalisti al mondo che siano riusciti a ottenere informazioni su una delle residenze private di Putin, un vero e proprio palazzo che il Presidente della Federazione condividerebbe con la sua amante Alina Kabaeva. Costretto a lasciare la Russia perché perseguitato dal regime, Badanin ha ora diffuso immagini mai viste prima del palazzo. Immagini che la giornalista della Cnn Erin Burnet ha commentato sottolineando l’opulenza che – per lo stupore di nessuno – caratterizza lo stile di vita del Presidente russo. In particolare, l’onnipresenza dell’oro, ben visibile in praticamente tutti i dettagli architettonici e in ogni scelta d’arredamento. L’intervista a Badanin e le immagini della casa di Putin le potete trovare nel video qui sotto, a partire dal minuto 6.
Le proprietà immobiliari di Putin – quali e quante case possieda, e in che Paesi, e intestate a chi – fanno parte del mistero che circonda la vita privata del Presidente russo. E sono anche state l’oggetto di diverse indagini di dissidenti e inchieste di giornalisti. Una delle ragioni per le quali Badanin ha dovuto lasciare la Russia è stata, infatti, un’inchiesta pubblicata su Proekt – testata giornalistica indipendente di cui è fondatore e direttore – in cui si svelavano tutti i sotterfugi e gli inganni ai quali Putin aveva fatto ricorso prima per accumulare e poi per nascondere il suo immenso patrimonio personale (tra cui, ovviamente, diversi immobili che definire di lusso sarebbe un eufemismo).
La casa – se davvero certi edifici possono essere messi sotto il riduttivo e banalizzante termine di casa – era stata anche al centro di uno dei più grandi scandali della vita politica di Putin. Nel 2021, infatti, la Fondazione anti-corruzione di Alexei Navalny aveva realizzato il documentario Putin’s Palace. History of World’s Largest Bribe, che raccontava la costruzione del cosiddetto “Palazzo Putin” di Gelendzhik (di cui la Fondazione aveva poi diffuso anche moltissime fotografie, scattate durante la costruzione del palazzo), un vero e proprio castello costato più di un miliardo di euro, eretto grazie a tangenti e corruzioni di ogni tipo, di cui Putin ha, ovviamente, sempre negato di essere il proprietario.