Hype ↓

Una storia dalla scena techno in Iran

19 Aprile 2016

In Iran è proibito ascoltare o riprodurre musica di origine occidentale. Pensate quanto sia complicato essere dj in un Paese in cui sei ragazzi – è successo nel 2014 – sono stai arrestati per essere apparsi in un video virale mentre ballavano sulle note di Happy di Pharrell, incarcerati e condannati a ricevere 91 frustate.

rainRaving Iran, un documentario, cerca di entrare nelle vite e nelle storie personali di Anoosh e Arash, due ragazzi che devono quotidianamente affrontare problemi, pericoli e persecuzioni dovuti alla loro passione per la musica. Il film, diretto dalla regista svizzera Susanne Regina Meures, mostra i due artisti «stanchi di nascondersi dalla polizia e dalle loro carriere stagnanti» (Fact Magazine) mentre realizzano un ultimo, folle rave nel deserto, affrontando i pericoli che ne conseguono.

Una volta tornati a Tehran i due cercheranno di trovare la loro strada vendendo musica riprodotta illegalmente, senza permesso. Quando Anoosh viene arrestato sembrano il duo sembra non avere grosse speranze, finché gli amici non vengono contattati da un grande festival techno che si tiene in Svizzera. Nonostante l’euforia, l’idillio svanisce quando il loro permesso di soggiorno scade: cosa fare? Tornare in Iran o continuare a coltivare il sogno di una vita felice? Al momento il film non ha una data d’uscita, anche se sta girando in una serie di festival internazionali. Qui il sito del documentario.

Articoli Suggeriti
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Leggi anche ↓
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Non sarebbe meglio dimenticare il nostro passato sui social?

Il caso dei tweet di Elly Schlein è solo l'ultimo di una lunga serie in cui una persona diventata famosa viene giudicata per vecchie cose scritte sui social. Ma siamo sicuri che sia giusto?

Calenda: Endgame

Dopo il pessimo risultato alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia, l'ascesa del leader di Azione sembra essersi bruscamente interrotta, tra candidature incomprensibili e sfuriate contro gli elettori.

di Studio
Tre giovani business che vogliono cambiare le regole, dal vivo, con Studio e Apple

Nello store Apple di piazza Liberty a Milano, nei primi tre giovedì di marzo Rivista Studio racconterà i protagonisti di tre realtà imprenditoriali che hanno innovato i propri ambiti.

Da Penguin Random House si stanno dimettendo tutti i dirigenti