L'economia dell'attenzione non lascia scampo: Demna da Gucci è la notizia della settimana, arrendetevi, è inutile che proviate a cercare altro nei vostri feed.
L’Ucraina ha annunciato il suo cantante per l’Eurovision 2023 con una diretta da un rifugio anti-bombe
Sono stati annunciati il primo artista e la prima canzone del prossimo Eurovision: si tratta del duo ucraino Tvorchi, che al Festival della canzone europea porteranno la loro “Heart of Steel”. Come racconta la Bbc, la scelta di Tvorchi e di “Heart of Steel” è arrivata alla fine di una diretta televisiva tenutasi sabato 17 dicembre e allestita all’interno di uno dei rifugi anti-bomba di Kyiv. Un rifugio che gli abitanti della capitale ucraina usano sin dall’inizio dell’invasione per trovare riparo dagli attacchi missilistici dell’esercito russo. Anche l’esibizione di Tvorchi è stata ovviamente influenzata dalla guerra: i ballerini e le ballerine che hanno affiancato il duo sul palco indossavano tutti delle maschere antigas, mentre sugli schermi alle loro spalle venivano proiettati i versi della canzone – «Non abbiate paura di dire quello che pensate» – accompagnate dai segnali che indicano il pericolo di radiazioni nucleari.
«Faremo tutto il possibile per rappresentare degnamente l’Ucraina – ha detto Andrew Hutsuliak, una delle due metà di Tvorchi – Non pensavamo di vincere ma vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto, i fan che ascoltano la nostra musica e i soldati che stanno combattendo al fronte». In un’intervista alla Bbc, la responsabile della delegazione ucraina all’Eurovision, Oksana Skybinska, ha spiegato la decisione di tenere questa edizione del Vidbir – l’equivalente ucraino del Festival di Sanremo – sottoterra. «Abbiamo fatto di tutto per realizzare un Vidbir degno di questo nome. […] La prima cosa che abbiamo deciso è stato proprio tenere il festival sottoterra. In questo modo abbiamo avuto la certezza che lo show non avrebbe subìto interruzioni a causa degli attacchi aerei». A quanto pare, la scelta si è rivelata azzeccata: non fosse stato per il rumore dei treni di passaggio (prima dell’inizio della guerra, questo rifugio era una stazione della metropolitana), il Vidbir sembrava trasmesso da un qualsiasi studio televisivo.
Secondo il regolamento dell’Eurovision, il Paese della band vincitrice ospita l’edizione successiva del festival. In teoria, l’Eurivision 2023 avrebbe dovuto tenersi in Ucraina, il Paese dei Kalush Orchestra, vincitori della scorsa edizione. Ma, ovviamente, organizzare un evento come questo in un Paese invaso e sotto attacco è impossibile. È per questo che la European Broadcasting Union (organizzatrice dell’evento) ha deciso che la città del prossimo Eurovision sarà Liverpool e non Kyiv. In parte, c’entra il regolamento: il Paese vincitore dell’ultima edizione non può ospitare il prossimo Eurovision, quindi si lascia l’onore e l’onere a quello arrivato secondo, in questo caso l’Inghilterra (nel 2022 al secondo posto è arrivato Sam Ryder). In parte, c’entra anche la politica: sin dall’inizio dell’invasione russa, uno dei Paesi che si è più speso a favore dell’Ucraina è stata proprio l’Inghilterra, quindi assegnarle l’Eurovision 2023 è stato anche un modo di ribadire il sostegno del Festival della canzone europea alla popolazione ucraina.