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Dall’Eurovision a Liverpool è sparita la parola Euro

Dal 9 al 13 maggio a Liverpool si terrà l’edizione 2023 dell’Eurovision Song Contest che, a quanto pare, in british english si dice Liverpool Song Contest. Come riporta infatti Bbc, dal merchandise che in questi giorni inizia a riempire bancarelle e negozi della città è sparita la parola “euro”. Una rimozione che finora è stata spiegata in due modi. Il primo, per così dire, “innocentista”: dietro l’improvvisato e casereccio rebranding non c’è nessun messaggio politico antieuropeista ma una semplice questione di copyright. La maggior parte di questi prodotti, infatti, non sono ufficiali: chi li produce non ha alcun accordo di licensing con l’organizzatore dell’Eurovision e quindi nessun diritto a esporne il logo. Quindi, tutto si spiegherebbe con la necessità di evitare cause e risarcimenti. C’è però anche un movimento d’opinione che vede in questi gadget una certa ironia pro-Brexit: Liverpool non è parte dell’Unione Europea e quindi l’evento che si terrà dal 9 al 13 maggio, per una questione logica, non può dirsi Eurovision.

Eurovision o Liverpool Song Contest che sia, resta però il fatto che il Festival della canzone europea è stato, è e sarà una benedizione per l’economia della città, che negli ultimi anni, anche e soprattutto a causa di Brexit, ha sofferto molto sia dal punto di vista economico che sociale. Ad accrescere le aspettative della città ci sono i numeri registrati l’anno scorso a Torino, durante un’edizione dell’Eurovision in cui erano ancora in vigore alcune delle restrizioni anti-Covid: 55 mila turisti arrivati in città, che hanno portato 23 milioni di euro di fatturato in più per le imprese e gli esercizi commerciali torinesi, ai quali bisogna aggiungere 66 milioni portati dall’esposizione mediatica di quei giorni. Consapevole di questo, l’amministrazione di Liverpool ha lanciato un vero e proprio piano di rinascita della città, un progetto lungo quindici anni al termine del quale Liverpool dovrebbe finalmente superare la sua immagine di città industriale da visitare solo se si è fan dei Beatles.

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