Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.
A che età hanno esordito i grandi scrittori
Capita che quelli di LitHub si dedichino a compilare curiose statistiche attinenti al mondo letterario (per esempio questa sui debutti letterari delle scrittrici dopo i 40), l’ultima in tema è una sorta di studio longitudinale sulle carriere di 80 grandi scrittori, di cui vengono considerati età dell’esordio ed età dell’ultima opera, rappresentando così su un grafico la lunghezza delle rispettive carriere.
Più nel dettaglio l’elenco degli esordi, mostra che molti maestri hanno pubblicato intorno tra i 24 e i 26 anni: F. Scott Fitzgerald, Truman Capote, Italo Calvino, Julio Cortázar, Leo Tolstoij, Jorge Luis Borges a 24, James Joyce, Marcel Proust, Evelyn Waugh, Charles Dickens, Fëdor Dostoevskij, Norman Mailer a 25, D.H. Lawrence, Angela Carter, Ernest Hemingway a 26. Mentre tra gli illustri esordi più tardivi ci sono: Roberto Bolaño (40) ed Henry Miller (43).
L’ultima opera più “precoce” è invece La campana di vetro, scritta da Sylvia Plath a soli 30 anni. La più “vecchia”, la raccolta di poesie Creatures in an Alphabet scritta da Djuna Barnes a 90 anni.
La raccolta dati di Lithub mostra che la carriera di un grande scrittore dura in media 37 anni per gli uomini e 32 per le donne. Ma ci sono carriere durate il doppio della lunghezza media: quella di Jorge Luis Borges (62 anni), Norman Mailer e Ray Bradbury (59 anni), Vladimir Nabokov (58).