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Emilia Perez e The Substance sono le vere sorprese del Festival di Cannes

È vero, abbiamo parlato tantissimo di Megalopolis, e poi di Kinds of Kindness, di Oh, Canada, di Horizon: An American Saga e ora anche di The Shrouds. È normale, perché è impossibile non parlare dei film diretti da Francis Ford Coppola, Yorgos Lanthimos, Paul Schrader, Kevin Costner e David Cronenberg (soprattutto quando quasi tutti si mettono a piangere prima, durante o alla fine della proiezione). Ma è anche vero che ci sono due film entrati in concorso con meno aspettative attorno e che però stanno facendo buonissima parte del dibattito sulla Croisette: si tratta di Emilia Perez di Jacques Audiard e di The Substance di Coralie Fargeat.

Del primo ha scritto una splendida recensione Rachel Handler su Vulture, intitolata (appunto) “Emilia Pérez Is the Breakout Movie of Cannes 2024. Handler descrive quello di Audiard come un film «incredibilmente coraggioso, sembra Pedro Almodóvar che decide di rifare Mrs. Doubtfire mettendo assieme musical e crime drama». Sempre secondo la critica di Vulture, in Emilia Perez – che è un piuttosto libero adattamento del romanzo Écoute di Boris Raznov, ancora inedito in Italia – ci sono talmente tante cose diverse e distanti che il film «quasi non dovrebbe funzionare». Eppure, funziona e funziona benissimo, a quanto pare, anche grazie all’interpretazione delle protagoniste Zoe Saldana, Karla Sofía Gascón e Selena Gomez (anche lei entrata nella lunga lista di quelli/e che hanno pianto in questa edizione del festival). Non vogliamo assolutamente essere accusati di spoiler di nessun tipo, quindi se volete sapere di più della trama del film la trovate qui, nel programma di Cannes. 

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E poi, The Substance, definito da Jordan Ruimy di WorldofReel un «instant classic del body horror». Anche in questo caso, del film si sta parlando anche e soprattutto per le interpretazioni delle attrici protagoniste, Demi Moore e Margaret Qualley (che è pure in Kinds of Kindness di Lanthimos, a conferma del suo status di prima delle prossime star hollywoodiane). I critici lo hanno definito un film che racconta in maniera brutale e truculenta una delle più diffuse paure nel mondo del cinema: quella di invecchiare. Moore infatti interpreta un’attrice che viene licenziata dalla serie tv della quale è protagonista perché, come le dice quel buzzurro del suo capo (interpretato da Dennis Quaid), nell’industria dell’intrattenimento «delle donne con più di 50 anni si può fare a meno». Elisabeth, questo il nome del personaggio di Moore, disperata, decide allora di usare il misterioso trattamento di bellezza conosciuto come “The Substance”. Dal momento in cui Elisabeth comincia il trattamento, gli eventi precipitano. Momento fondamentale del film, quello in cui una versione ringiovanita di Elisabeth (Margaret Qualley) “esce” dal corpo della stessa donna letteralmente aprendosi un varco lungo la colonna vertebrale.

Sia per Emilia Perez che per The Substance non c’è ancora una data di distribuzione in Italia. Siamo sicuri, però, che visto il successo riscosso a Cannes ne arriverà presto una per entrambi.

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