Hype ↓

La storia di Elmo, il muppet antisemita di Central Park

28 Giugno 2012

*** Update: A un anno dalla sua comparsa su YouTube, Elmo l’Antisemita è stato arrestato a New York. Gli insulti razzisti però non c’entrano… pare abbia tentato di estorcere la bellezza di due milioni di dollari dalle ragazze Scout. Naturalmente, non ci è riuscito ***

Elmo è uno dei pupazzi Muppet più noti: tutto rosso con nasone e occhioni strabuzzati. Negli ultimi giorni, però, è diventato molto noto su Internet per motivi che con l’intrattenimento per i più piccoli non c’entra molto. 

Domenica scorsa, infatti, è comprarso su Youtube un breve video girato da una turista inglese e intitolato “Jew hating Elmo in Central Park” (Elmo antisemita a Central Park), che è diventato virale in poche ore, venendo ripreso da molti media. Nel filmato, che potete vedere di seguito, si vede l’uomo vestito da pupazzo rosso mentre se la prendeva con “la razza ebraica” e con “i poliziotti ebrei”, colpevoli – a suo avviso – dei suoi miseri guadagni. Poco dopo fu fermato dalla polizia e caricato su un’ambulanza (vedi foto).

 

 

Martedì scorso l’uomo è tornato nello zoo di Central Park, luogo del fattaccio, ed è stato raggiunto da Michael Wilson, cronista del New York Times, per un’intervista, che ha cercato di sapere qualcosa in più su questo personaggio.

Il signor “Elmo antisemita” ha 48 anni, si chiama Adam Sandler, come il noto attore comico americano, e ha alle spalle un passato piuttosto tumultuoso. Dopo essersi laureato all’Università dell’Oregon, ha lavorato in Cambogia per un sito pornografico chiamato “Welcome to the rape camp”, specializzato in scene di sesso violento e molto simili a stupri. Nel 1999 Sandler fu ufficialmente associato al sito e rispedito negli Usa dalla polizia cambogiana. A sua difesa, l’uomo ha sempre sostenuto che le donne erano attrici e non vittime delle scene, e furono tutte pagate 20 dollari, scrive il Times.

Dopo lo scandalo sessuale Sandler ha fatto qualche altro lavoretto, finché non ha avuto l’intuizione di fare il pupazzo Elmo a Central Park. Ha cominciato l’aprile scorso dopo aver comprato il costume per 300 dollari e gli affari sono andati tutto sommato bene (solo sabato scorso – la vigilia del delirio antisemita – ha guadagnato 200 dollari). Poi però il successo virale del video che lo ha visto protagonista ha cambiato tutto. Dopo essere stato portato via dallo zoo newyorchese in ambulanza, ha ricevuto alcuni controlli medici. Un dottore gli ha detto che è un po’ paranoico.

Martedì è stato richiamato a Central Park dalla polizia, dove ha ricominciato a lavorare.

(Leggi l’articolo intero su NYTimes.com, correlato da due meravigliose foto di Adam Sandler.)

Articoli Suggeriti
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Leggi anche ↓
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Non sarebbe meglio dimenticare il nostro passato sui social?

Il caso dei tweet di Elly Schlein è solo l'ultimo di una lunga serie in cui una persona diventata famosa viene giudicata per vecchie cose scritte sui social. Ma siamo sicuri che sia giusto?

Calenda: Endgame

Dopo il pessimo risultato alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia, l'ascesa del leader di Azione sembra essersi bruscamente interrotta, tra candidature incomprensibili e sfuriate contro gli elettori.

di Studio
Tre giovani business che vogliono cambiare le regole, dal vivo, con Studio e Apple

Nello store Apple di piazza Liberty a Milano, nei primi tre giovedì di marzo Rivista Studio racconterà i protagonisti di tre realtà imprenditoriali che hanno innovato i propri ambiti.

Da Penguin Random House si stanno dimettendo tutti i dirigenti