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Adesso in Egitto i turisti possono fare fotografie

Fino a questo momento, in Egitto, i residenti e i turisti dovevano scattare foto e girare video di nascosto. Se le autorità li beccavano a fotografare o filmare qualcosa, anche nei siti turistici, avevano il diritto di confiscare loro l’attrezzatura fotografica, anche se questa coincideva, come accade spesso, con il telefono. Un regolamento che negli ultimi mesi è stato molto criticato dai vlogger e dagli influencer stranieri, che hanno insisito così tanto da riuscire a cambiare le cose.

«Sarà consentito scattare fotografie utilizzando tutti i tipi di fotocamere tradizionali, fotocamere digitali e videocamere gratuitamente. Non è necessario ottenere alcun permesso in anticipo», ha affermato il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, annunciando che il 20 luglio il gabinetto del Paese «ha approvato nuove norme che regolamentano la fotografia per uso personale sia per i residenti che per i turisti». Le restrizioni rimarranno in vigore per i bambini (vietato fotografarli) e continuerà a essere «assolutamente vietato scattare o condividere fotografie di scene che possono, in un modo o nell’altro, danneggiare l’immagine del Paese».

Un cambiamento che, come sottolinea il Guardian, potrebbe essere di buon auspicio per il settore turistico del Paese, che genera oltre il 10 per cento del Pil e impiega circa 2 milioni di persone in un Paese di 103 milioni di abitanti. Sono diversi anni che l’Egitto si impegna per rilanciare il settore, ripetutamente colpito dalla rivoluzione del 2011, dai disordini che ne sono seguiti e dalla pandemia di Covid-19.