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È morto Claus von Bülow

31 Maggio 2019

Se avete visto Il mistero von Bülow, il film del 1990 con Glenn Close e Jeremy Irons (che vinse anche l’Oscar come miglior attore protagonista), ricorderete la storia di Claus von Bülow, figura di spicco del jet-set di quegli anni che fu accusato – e poi successivamente assolto – di aver tentato di uccidere la moglie Martha con un’iniezione di insulina. Come ha confermato il genero Riccardo Pavoncelli al New York Times, von Bülow è morto lo scorso 25 maggio a Londra. Aveva 92 anni.

Dopo quell’iniezione, Martha von Bülow (detta Sunny) è rimasta in coma per 28 anni prima di morire, nel 2008, all’età di 76 anni. Fu ritrovata incosciente nella casa della coppia a Rhode Island nel dicembre del 1980 (non era la prima volta che veniva ricoverata per abuso di alcol e farmaci) e il caso fece immediatamente scalpore. L’attenzione si concentrò sin da subito sul marito, accusato di volerla togliere di mezzo per avere accesso alla sua cospicua eredità e sposare la sua amante. Nel processo che ne seguì, Claus von Bülow venne condannato in primo grado a trent’anni, per poi essere assolto in appello nel 1985. Secondo i giudici, non c’erano prove a sufficienza per dimostrare che il marito avesse iniettato la dose letale di insulina (dieci volte superiore alla norma) che aveva stroncato Sunny.

Quella di von Bülow è stata a lungo una figura controversa: originario di Copenhagen, nel 1966 aveva sposato Martha Sharp Crawford, giovane ereditiera americana con un patrimonio stimato di circa 100 milioni di dollari. È stato spesso definito un “socialite”, prima di sposarsi aveva lavorato come assistente personale di Paul Getty e nella sua complicata vicenda giudiziaria fu difeso dal celebre avvocato Alan M. Dershowitz, professore di Harvard che aveva seguito anche il caso O. J. Simpson.

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