Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
Secondo molti Dude è il peggior film della storia di Netflix

C’è un redattore di BuzzFeed di nome Christopher Hudspeth che sta tenendo una specie di rubrica, molto divertente, in cui commenta quei film che su Netflix stabiliscono in qualche modo un primato. Finora ha parlato di quello che in assoluto dovrebbe essere il più spaventoso, che a quanto pare sarebbe l’horror Veronica, e il più triste, che invece secondo lui e molti altri è la storia d’amore Irreplaceable You. Oggi Hudspeth ha pubblicato un articolo in cui commenta quello che, a giudicare dai commenti di chi l’ha visto, sembra essere invece il film più brutto della storia di Netflix. Si chiama Dude e sulla piattaforma è presentato così: «Nelle ultime due settimane di liceo quattro amiche per la pelle affrontano una sensazione di perdita e grossi cambiamenti nella loro vita, mentre fumano moltissima erba».

Tra le quattro amiche protagoniste, fa notare Hudspeth, c’è anche Lucy Hale, molto apprezzata in Pretty Little Liars: la sua gradevole presenza, però, non riesce a salvare il film. Innanzitutto i dialoghi sono strani e stupidi. Le ragazze si esprimono in modo estremamente volgare e fanno battute sul sesso in continuazione, il che non sarebbe in sé un grave problema, se solo le battute fossero divertenti, sexy, intelligenti o quantomeno sensate.
Trattandosi di un comedy-drama il film vorrebbe mescolare le risate al dolore. Le parti drammatiche, infatti, creano la stessa sensazione di spaesamento, apparendo altrettanto insensate: la morte di un compagno di classe, che arriva già nei primi 10 minuti di film, è descritta così male che lo spettatore non riesce a provare nessun tipo di emozione nei confronti dell’evento. Ma i motivi per cui Hudspeth giudica negativamente il film hanno più a che fare con le tematiche. Secondo lui a renderlo non solo brutto ma proprio irritante sono due dettagli: il modo superficiale con cui viene descritta una relazione professore-alunna e la rapidità con cui viene liquidata una situazione di stupro.