Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
La storia del disastro aereo in cui è sopravvissuto solo un bambino è diventata un libro
È stato uno dei più gravi incidenti aerei del decennio che ci siamo appena lasciati alle spalle: 104 vittime, 93 passeggeri e 11 componenti dell’equipaggio, come riportava La Repubblica all’epoca. Parliamo del volo Afriqiyah Airways 771 che il 12 maggio 2010 si schiantò nelle vicinanze dell’aeroporto di Tripoli, in Libia. Era partito la sera prima da Johannesburg, in Sudafrica: l’unico sopravvissuto fu un bambino olandese di nove anni, che nell’incidente perse i genitori e il fratello. Ora quella storia diventa un libro: si intitola Dear Edward ed è stato scritto da Ann Napolitano.
Come racconta il New York Times, la notizia del disastro aereo – e le reazioni social che la accompagnarono – colpì profondamente l’autrice, al punto da diventare per lei un’ossessione. Nel libro la vicenda si sposta negli Stati Uniti: protagonista è il dodicenne Edward Adler, che viaggia su un volo partito da Los Angeles con la sua famiglia (i genitori e un fratello più grande). Insieme a loro un gruppo variegato di passeggeri, tra i quali «una cantante diventata casalinga, un soldato ferito e un magnate ammalato di cancro e con quattro matrimoni alle spalle». Le loro storie si intrecciano dando al romanzo un’andatura non lineare, che si sviluppa seguendo due linee temporali diverse: le ore che precedono l’incidente e gli anni successivi. Napolitano è già autrice di due romanzi, A Good Hard Look e Within Arm’s Reach, ed è Assistant Editor del magazine letterario One Story.

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.