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Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Come il New York Times raccontò la morte di Dickens 150 anni fa

09 Giugno 2020

Charles Dickens morì di infarto il 9 giugno del 1870, esattamente 150 anni fa. Il New York Times ha scavato negli archivi e ha organizzato, in un lungo articolo, una bellissima collezione di ritagli di giornali che rende perfettamente l’idea di come la notizia sconvolse i numerosissimi fan dello scrittore più amato dell’epoca. Proprio come attendevano con ansia le puntate dei suoi romanzi, i lettori si mostrarono fin da subito molto colpiti e bramosi di nuovi dettagli sulla morte dell’autore, avvenuta improvvisamente e senza alcun preavviso a soli 58 anni. Per mesi, il giornale pubblicò storie sulle ultime ore di Dickens, il suo funerale, le sue volontà, l’asta della sua collezione d’arte, persino la vendita immobiliare, dove una serie di vecchi vasi di fiori venne venduta per una ghinea.

Il 12 giugno, un editoriale lo salutava tristemente affermando che «le persone di mezza età non possono che sentire di essere “cresciute”, per così dire, con Charles Dickens. L’apparizione di ogni storia uscita dalla sua penna è legata a un migliaio di ricordi domestici, poiché era eminentemente il romanziere della famiglia». Domenica 13 giugno, i pastori di tutta New York salutarono Dickens dai loro pulpiti. Così venne raccontata la scena della morte: «Quando il signor Dickens si è seduto a cena mercoledì, sua cognata, la signorina Hogarth, ha osservato che la sua faccia aveva un aspetto insolito, si è allarmata e gli ha chiesto se si sentisse male. Il signor Dickens ha risposto: “No, no, no; Ho il mal di denti e presto starò meglio”. Poi ha chiesto che le finestre venissero chiuse; e quasi immediatamente è caduto in uno stato di incoscienza e non si è più risvegliato». Come lui stesso avrebbe desiderato, durante la cerimonia nell’Abbazia di Westminster non c’erano “mantelli, fasce, sciarpe o piume”: nessuno indossò quegli eccentrici orpelli da funerale che il romanziere aveva sempre trovato molto fastidiosi. L’organo suonava “basso e sommesso”, mentre il corpo di Dickens riposava all’interno di in una “bara semplice, di legno di quercia”. Ancora oggi riposa nell’angolo dei poeti, vicino ai colleghi Shakespeare, Dryden e Chaucer.

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