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Il 25 aprile Lucky Red riporta al cinema Porco rosso di Hayao Miyazaki Con delle proiezioni speciali per celebrare la Festa della Liberazione.
Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Demna Gvasalia ha detto che parla sempre di moda con il suo analista

01 Settembre 2020

Chiunque abbia provato a fare terapia, sa che il lavoro e tutto quello che ci ruota attorno è spesso una parte fondamentale del percorso di ognuno. Lo è sicuramente per Demna Gvasalia, il 39enne direttore artistico di Balenciaga, che in una bella intervista rilasciata a Cathy Horyn per The Cut, ha raccontato di come, negli ultimi anni, ne abbia discusso frequentemente con il suo psichiatra, in particolare a partire dal concetto di identità, sia a livello personale che a livello artistico: «Parlo di queste cose ogni settimana». «Mi sono liberato delle mie paure. Creativamente, mi ha davvero aiutato: ho smesso di avere paura di ciò che la gente penserà, di quello che dirà. Sono diventato più fedele a me stesso», ha continuato.

Nell’intervista, che Horyn ha registrato sentendo il designer a più riprese durante i mesi di lockdown e quelli della ripartenza, Gvasalia ha anche parlato delle differenze che ha notato nell’industria, e in particolar modo nelle abitudini di consumo, da quando è scoppiata la pandemia: «Non è che le persone non vogliano più acquistare, ma ci pensano molto di più e indagano a fondo prima di farlo. Ecco perché l’innovazione nella creatività è più importante che mai. Ma, ovviamente, l’ostacolo è rendere quella creatività un business. E gli affari si basano solo sul denaro. È molto difficile per i creativi affrontare tutto questo e restare in piedi. Direi che è una battaglia ogni giorno».

Gvasalia, che è arrivato da Balenciaga nel 2015 dopo aver lanciato Vetements nel 2014, è originario della Georgia e si è trasferito in Germania con la sua famiglia negli anni Novanta, quando nel suo Paese è scoppiata la guerra. È considerato uno dei designer contemporanei più influenti e in particolare negli ultimi anni i suoi show hanno fatto molto discutere, da quello dello scorso settembre ambientato in una sala che sembrava il Parlamento Europeo a quello di ottobre 2020 dove i modelli hanno sfilato un teatro semi allagato. A proposito degli show “classici” che si tengono durante la settimana della moda, ha detto a Horyn: «Ormai fanno un po’ 2010, non è qualcosa che si allinea bene con l’idea di futuro. Il digitale è un’opzione, ma credo che possiamo anche creare eventi più esperienziali, dove c’è qualcosa che si svolge per un periodo più lungo, quindi l’investimento nella scenografia ha davvero senso. E l’evento non deve accadere solo a Parigi», ha concluso.

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