Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

L’Europa si riarma, Milano non si salva.

Esteri – Uno spettro si aggira per l’Europa
Il primo mese della presidenza di Donald Trump ha già ridefinito molte cose, almeno nel dibattito pubblico, dimostrando ancora una volta come la strategia “flood the zone” di Steve Bannon, ovvero riempire quotidianamente media e social di una quantità spropositata di argomenti reali o presunti, funzioni ancora benissimo. Mentre la furia degli incel del Doge di Elon Musk si abbatte sulle agenzie governative per “migliorarne” l’efficienza e mentre le tariffe vanno e vengono a seconda dell’umore di Trump, una cosa è drammaticamente certa: la politica estera del nuovo Presidente ha l’Ucraina nel mirino e, subito dopo, l’Europa. Nel nuovo ordine mondiale, la vecchia Europa inizia a prendere in considerazione l’idea di difendersi da sola e sebbene per alcuni il riarmo sembra addirittura la soluzione migliore che ci riporterebbe alle glorie del passato, per tutti gli altri è una sconfitta.

Polemiche – Bordello Milano
Il notorio Modello Milano si sta trasformando in un bordello, almeno per quanto riguarda la gestione degli appalti e delle concessioni edilizie. La notizia di questa settimana dell’arresto di Giovanni Oggioni (ex dirigente del Comune), ha portato all’annuncio pesante delle dimissioni dell’assessore alla Casa Guido Bardelli e al salvataggio in corner del sindaco Sala, che ha dichiarato giustamente di non voler più appoggiare il discusso decreto “Salva Milano”.

Cronaca – Big Gin
Una notizia che non ha stupito proprio nessuno, quella che il “re della movida milanese” (autoincoronatosi tale) Davide Lacerenza e Stefania Nobile (aka la figlia di Wanna Marchi) gestissero un giro di prostituzione e spaccio di droga alla Gintoneria, locale nei pressi della Stazione Centrale di Milano dove alcuni tra gli esseri umani più cafoni del mondo si ritrovavano a pippare coca e bere champagne. Mentre scriviamo, su Instagram sta girando un video in cui Stefania Nobile, insieme ad altri del locale, insultava i ciclisti della Critical Mass (la manifestazione che ogni giovedì sera attraversa la città) chiamandoli “falliti”, “poveri”, “teste di cazzo”. Bikeitalia ha ripostato quel video con una caption davvero carina: «Noi sconvolti: salutava sempre».

Cinema – Anora tu
In una serata soltanto, Sean Baker è passato da indie darling a Hollywood heavyweight: quattro Oscar “individuali” tutti in una volta (cinque in tutto per Anora, considerato quello vinto da Mikey Madison), una prodezza che nella storia del cinema americano non era riuscita mai a nessuno. Bravo Baker, ora speriamo resti umile e che non si metta a fare discorsi infiniti come Adrien Brody, adesso ci auguriamo mantenga la promessa di salvare il cinema indipendente. Se non ci riuscirà nemmeno il premio Oscar più premio Oscar di tutti, allora davvero non c’è più speranza.

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