Chi l'avrebbe mai detto che l'atto di morte della globalizzazione sarebbe stato firmato dal Presidente degli Stati Uniti d'America?
Un famoso chef spagnolo è stato condannato in un cruento caso di omicidio in Thailandia
Un caso di cronaca seguitissimo in Spagna vede ora il suo epilogo: come riporta il Guardian, un tribunale thailandese ha ritenuto Daniel Sancho Bronchalo, chef trentenne con un canale YouTube, colpevole di omicidio premeditato, condannandolo all’ergastolo per l’uccisione di Edwin Arrieta Arteaga, chirurgo plastico di 44 anni originario della Colombia. I fatti risalgono all’agosto del 2023, quando entrambi gli uomini erano in vacanza sull’isola di Koh Phangan. Il caso ha suscitato un enorme interesse per via della notorietà dell’imputato, che fa parte di una famiglia di attori molto conosciuti e seguiti in Spagna. Il padre è infatti Rodolfo Sancho, che si è dichiarato favorevole alla condanna del figlio nello sgomento dell’evento.
L’omicidio è stato infatti particolarmente cruento: come da sua confessione, Daniel Sancho Bronchalo avrebbe ucciso e smembrato il corpo del chirurgo colombiano, distribuendone le varie parti in sacchetti di plastica e “nascondendoli” in diverse località dell’isola di Koh Phangan. Stando alla dichiarazione dell’assassino, la lite sarebbe scoppiata perché Edwin Arrieta Arteaga gli avrebbe fatto delle avance sessuali: ne sarebbe seguita una colluttazione, durante la quale Arrieta Arteaga sarebbe scivolato per via dei colpi subiti e avrebbe violentemente battuto la testa, morendo. Solo allora Bronchalo avrebbe smembrato il suo corpo. Il tribunale provinciale di Koh Samui ha inizialmente emesso una condanna a morte per Sancho (in Thailandia vige ancora la pena di morte per alcuni reati, ma solo raramente viene applicata: l’ultima esecuzione risale al 2018), poi commutata in ergastolo per via della sua collaborazione durante il processo. Secondo quanto riporta il quotidiano inglese, Sancho avrebbe ammesso di aver ucciso il 44enne ma avrebbe negato di aver distrutto il suo passaporto.

Se in Occidente la cancellazione dei famosi sembra essere parte del passato, per quanto recente, in Corea del Sud è sempre esistita e non se n’è mai andata. Ha anche avuto esiti tragici, come nel caso dell’attrice Kim Sae-Ron.