Il duo ha annunciato la pubblicazione di un album dopo 24 anni di silenzio, dando voce al nostro disperato bisogno di rivivere quel periodo.
Susan Meachen è morta due anni fa e la notizia del suo suicidio era stata data in un gruppo Facebook a lei dedicato: due anni dopo, nello stesso gruppo, la stessa autrice ha annunciato la sua resurrezione.
Rumore bianco di Noah Baumbach è l'adattamento fedelissimo del romanzo ed è proprio questo il suo peggior difetto.
Dal 6 gennaio è disponibile su Mubi l'esordio alla regia di Charlotte Wells ambientato negli anni Novanta, con Paul Mescal nel ruolo di un giovane padre in vacanza con la figlia.
La serie Netflix rispetta la trama del romanzo ma non la sua ferocia, a partire dal personaggio di zia Vittoria, interpretata da una Valeria Golino che non ha niente di oscuro.
Il duo di curatori Francesco Urbano Ragazzi racconta la grande mostra che celebra il centenario dalla nascita di una delle figure più importanti del cinema underground, Images are Real, fino al 26 febbraio al Mattatoio di Roma.
Dopo Alejandro Gonzalez Iñárritu, Paolo Sorrentino e Kenneth Branagh, un altro grande regista si lascia prendere dalla nostalgia dell'infanzia e si toglie lo sfizio dell'autobiografia.
L'articolo del New York Magazine ha scatenato un dibattito sulla meritocrazia, dando un nome a un fenomeno che non ha niente di nuovo ma di cui, a quanto pare, non vedevamo l'ora di parlare.
Probabilmente non abbiamo mai ascoltato tanta musica come nel 2022, e mai come nel 2022 è stato difficile scoprire qualcosa di nuovo, diverso, rivoluzionario.
Dai fattacci di Gubbio agli scleri pubblici di Kanye West ed Elon Musk: perché abbiamo litigato su internet quest’anno.