Lurido e maleodorante, in Challengers così come in La chimera, è l'ultimo di una serie di attori che sembrano promuovere una mascolinità più umana, purché si accompagni a un corpo bello scolpito.
Un redattore di Studio racconta la genesi del suo primo romanzo, La parte sbagliata, mettendola a confronto con altri casi celebri di persone passate dall'estrema destra alla sinistra.
Diviso tra Sanremo, 25 aprile, autopromozione e polemiche, il concerto del primo maggio è un rito che perde ogni anno un po' della sua rilevanza. E ormai non ne resta più molta.
In appena 160 pagine, lo scrittore completa la sua riflessione sulla percezione e sul significato della morte, resa tanto più personale dalla malattia che lo aveva colpito e dalla tragica morte del figlio.
Cosa abbiamo letto a aprile in redazione.
Dopo il successo quasi paranormale dei suoi libri, ora un film al primo posto nella classifica mondiale di Netflix, ma stavolta anche i fan sembrano delusi.
Diamond Jubilee di Cindy Lee, un album di due ore non disponibile sulle solite piattaforme, ha conquistato la critica musicale come non succedeva da tempo.
Il suo nuovo film parla di corpi scolpiti, desideri e frustrazioni (non solo sessuali). Ma è soprattutto la prova dello status raggiunto dal regista, anche a Hollywood: quello di un autore che ormai può fare tutto.
Tratta da una storia vera, è da guardare per tantissimi motivi, ma ai detective dei social interessa solo scoprire l'identità delle persone di cui parla.