Candidato a dieci Oscar, il film di Brady Corbet arriva vicinissimo a essere il più importante e provocatorio di questi anni. Ma all'ultimo momento si tira indietro e quel che resta è un'opera ambiziosa ma incompleta.
The anonymous internet phenomenon gives his first print interview.
In occasione della proiezione milanese del film abbiamo (anonimamente) intervistato angelicism, la misteriosa entità autoriale dietro a Film01, un’opera di estetica dell’estinzione.
Donald Trump che esclude le donne trans dagli sport femminili e Karla Sofía Gascón che distrugge la sua candidatura agli Oscar: per la comunità Lgbtq+ le cose andavano già male la settimana scorsa, questa vanno persino peggio.
Da almeno quindici anni il brutalismo è ovunque: nei libri di fotografia, in podcast dedicati, su Tumblr, su Instagram. E adesso è pure protagonista di un film candidato all'Oscar.
Il film diretto da Halina Reijn si pone tante domande serie su sesso, potere, desiderio femminile, ma non si preoccupa di dare delle risposte.
Il film di Gints Zilbalodis è passato quasi inosservato quando è uscito in Italia a novembre dello scorso anno. Adesso è tornato nelle sale e, soprattutto, è candidato a due premi Oscar.
Amatissimo da Bret Easton Ellis e dalla critica internazionale, è arrivato anche in Italia, grazie a Einaudi, uno dei romanzi più chiacchierati del 2024.
Il film di Alain Guiraudie è al primo posto nella classifica dei Cahiers du cinéma, la venerata lista dei migliori film dell'anno in cui titoli come The Substance ed Emilia Pérez non compaiono neanche.