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È uscito il trailer del reboot di Una pallottola spuntata Protagonista del film sarà Frank Drebin Jr. (Liam Neeson), figlio del leggendario poliziotto interpretato da Leslie Nielsen.
La metro di Parigi ha vietato la pubblicità della mostra di David Hockney perché ritrae David Hockney che fuma L'artista l'ha presa piuttosto male: ha definito la decisione una «cosa assurda, veramente assurda».
Uno dei prodotti più colpiti dai dazi degli Stati Uniti sarà il vino Un problema enorme per le aziende del settore italiane, che esportano i loro prodotti soprattutto negli Usa.
Il Partito laburista starebbe pensando di candidare Idris Elba a sindaco di Londra Al momento si tratta di un'indiscrezione riportata dai tabloid, ma è da diversi mesi che si parla di un ingresso in politica dell'attore.
È uscito il primo trailer dell’Eternauta, la serie tratta da uno dei più grandi capolavori della storia del fumetto Prodotta e distribuita da Netflix, sarà disponibile sulla piattaforma dal 30 aprile.
Trump ha imposto dazi anche a delle isole antartiche abitate solo da pinguini I pinguini delle isole Heard e McDonald dovranno pagare il dieci per cento di dazi per esportare i loro beni e servizi negli Usa.
Ci sarà un sequel di C’era una volta a… Hollywood diretto da David Fincher, scritto da Quentin Tarantino e con protagonista Brad Pitt Il film racconterà la storia di Cliff Booth, il personaggio interpretato da Pitt nel film di Tarantino del 2019.
Prada ha aperto un ristorante ispirato ai film di Wong Kar-wai Si trova a Shangai e riproduce l'atmosfera dei film del regista di "In the Mood for Love".

Il wasabi rischia di sparire

09 Febbraio 2022

Il wasabi, uno dei profumi e dei sapori fondamentali della cucina giapponese, rischia di sparire, secondo quanto raccontano Motoko Rich e Makiko Inoue in un reportage pubblicato dal New York Times. Ovviamente, il problema riguarda il vero wasabi, non il prodotto che siamo abituati a vedere tra gli scaffali del supermercato, quei tubetti colorati al cui interno certe volte c’è un miscuglio di wasabi e rafano tinto di verde grazie ai coloranti, mentre altre volte, in quei tubetti, di vero wasabi non c’è traccia. In Giappone, nei ristoranti amati dagli intenditori e dai turisti che vogliono assaggiare la cucina giapponese autentica, il wasabi si consuma fresco, grattugiato sul momento. È questo il wasabi che rischia di scomparire.

C’entra il riscaldamento climatico, ovviamente. L’innalzamento delle temperature è un problema enorme: le piante di wasabi sono estremamente delicate, impiegano più di un anno per maturare e necessitano di una temperatura che non vada oltre i 21 gradi per crescere bene. Con le continue ondate di calore che hanno colpito il Giappone negli ultimi anni, di piante ne crescono sempre meno e sempre peggio: tante marciscono prima di raggiungere la maturazione.

Ma la crisi climatica non è l’unico problema che i coltivatori di wasabi devono affrontare. Ci sono anche questioni “locali” che complicano parecchio il loro lavoro e la loro vita: nel secondo Dopoguerra, nello sforzo di ricostruzione del Paese, i governi dell’epoca cambiarono la flora delle zone montane in cui il wasabi viene tradizionalmente coltivato. A un Paese da ricostruire servivano cedri e cipressi da tagliare e da usare nell’edilizia. Oggi, i coltivatori di wasabi dicono che l’onnipresenza di questi alberi ha peggiorato la qualità dell’acqua necessaria al wasabi per crescere bene. Sempre più piante nascono e crescono con malattie che le rendono, di fatto, invendibili. E poi c’è la questione dell’incuria nella quale sono state abbandonate molte foreste: questo ha portato a una proliferazione di cinghiali e cervi che, non trovando più cibo a sufficienza in altura, si avvicinano sempre di più alle zone in cui vivono i coltivatori di wasabi, arrivando spesso anche a rovinare i campi coltivati. Infine, esiste una questione “generazionale”, per così dire: i figli e i nipoti di coloro che oggi coltivano il wasabi sono sempre meno interessati a ereditare quella che spessissimo è un’attività familiare.

Nell’ultimo decennio, nella regione di Shizuoka (una delle più importanti per quanto riguarda la coltivazione del wasabi), la produzione del wasabi si è più che dimezzata. Secondo una ricerca del Ministero dell’Agricoltura giapponese, per l’esattezza la diminuzione della produzione è stata addirittura del 55 per cento.

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